Un giorno importante per il mondo delle bande musicali italiane. Perché al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino debutta la Banda Giovanile Sinfonica Nazionale ANBIMA a coronamento di un progetto nato anni fa per tutelare e rilanciare una realtà che, solo in Piemonte, conta 296 formazioni bandistiche e circa 14mila suonatori. Una ventina di questi – su 116 componenti totali – fanno parte di questa nazionale e della Banda Regionale Giovanile del Piemonte, composta da oltre un centinaio di ragazzi di età compresa tra i 13 e i 29 anni. E otto «nazionali» arrivano dalle bande del Torinese.
I più giovani
Tra i più giovani ci sono Giacomo De Bona di Valperga e Giuseppe Ulloa di Moncalieri, appena 16enni. Il primo suona il clarinetto da quando di anni ne aveva 12, il secondo soffia dentro il trombone da quando era poco più che un bambino. Della spedizione toscana fanno parte anche Davide Cibrario 24 anni di Bruzolo, Elisabetta Bertotto, 22enne di Cantalupa, Daniele Spano, 20enne di Orbassano e la 19enne Alessandra Giorgi di Nichelino, tutti impegnati con il clarinetto e poi Lorenzo Ingaramo, 21 anni di Carmagnola alle percussioni, fino a Giulio Reita, 20enne di San Mauro con la passione per la tuba. «La banda musicale non è più quella dello zumpa-zumpa che passa per le vie del paese, come molti possono ancora immaginare, ma sono formazioni altamente preparate, con giovani che arrivano dal conservatorio e professori di un certo livello» - mette subito le cose in chiaro Ezio Audano il presidente regionale e vice nazionale di Anbima (l’associazione nazionale delle bande musicali) che, in Italia, raggruppa circa 1500 formazioni e 85 mila soci iscritti. «Ogni anno, solamente nella nostra regione, ci sono dai 1500 ai 2mila giovani che si iscrivono a dei corsi di musica» - dice.
Il perfezionamento
E, così, da più di un anno, affrontando tutte le restrizioni anti-Covid, circa 350 giovani si sono perfezionati nel repertorio musicale contemporaneo per banda sinfonica con i più noti e prestigiosi professori d’orchestra come Luca Mazzon, flautista della Göttinger Symphony Orchestra, Alessandro Dorella, primo clarinetto del Regio di Torino, Stefano Cardo, clarinetto basso dell'Orchestra e della Filarmonica del Teatro alla Scala, Luigi Picatto, primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro Regio, Devid Ceste, secondo trombone dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, Alessandro Dorella, primo clarinetto del Teatro Regio di Torino e Giuseppe Panepinto, primo corno della Banda Nazionale dell’Esercito, solo per citarne alcuni. Dopo i corsi i docenti hanno selezionati i 116 migliori strumentisti che saranno diretti dal maestro Alessandro Cadario e proporranno solo brani scritti apposta per fanfare. «Per noi è un grande risultato – riflette ancora Audano -. Attraverso il linguaggio universale della musica, queste realtà associative sono state e sono un punto d’incontro, libero e volontario, fra persone di diversa età, condizione sociale e culturale, diventando per i giovani una formidabile occasione aggregativa ed educativa».
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