Valerio Cappelli sul Corriere della Sera è tornato a parlare della successione a Fuortes alla sovrintendenza del Teatro dell'Opera di Roma, confermando che quell'incarico lo assumerà, a partire dal 1 gennaio 2022, Francesco Giambrone. Si è anche vantato Capelli di essere stato il primo a parlare di Giambrone: certo se uno gli dà la notizia prima che a tutti gli altri giornalisti, non è poi così difficile essere il primo.
Ma nel suo intervento ha anche rivelato i nomi delle due signore alle quali si puntava, volendo a tutti i costi preferire una donna al vertice dell'Opera di Roma. Anna Maria Meo, attuale direttrice del Teatro Regio di Parma e direttrice artistica del Festival Verdi, di cui è direttore musicale Roberto Abbado, e Barbara Minghetti, fuori dallo Sferisterio di Macerata, perché la nuova amministrazione cittadina, leghista, ha preteso 'discontinuità'.
Nel primo caso la Meo ha preferito restare a Parma - ammesso che l'abbiamo contattata; per la Minghetti sarebbe stato un 'triplo salto mortale' il trasferimento dallo Sferisterio all'Opera di Roma.
Per quel che riguarda Giambrone, ciò che Fuortes ha soprattutto assicurato in questi anni di sua gestione all'Opera, e cioè una corretta amministrazione, non sappiamo se Giambrone sarà in grado di assicurarla per gli anni futuri. Finora ha sempre agito sotto l'ombrello protettivo di Orlando, a Palermo - senza dimenticare che suo fratello Fabio, politico di professione, dello stesso sindaco è collaboratore fisso e da tempo - mentre a Firenze, da dove dovette andar via dopo pochi anni, provocò il commissariamento di Nastasi. Perchè arrivò il Commissario? Perchè Giambrone aveva ben amministrato?
Ora a Roma, dove all'ombrello protettivo di Orlando si sostituirà quello di Gualtieri, sapremo mai se i conti 'fenomeno' Giambrone sa tenerli in ordine? Solo al prossimo cambio di colore in Campidoglio, ma solo allora, scopriremo che Giambrone sarà stato un 'sola' o un degno successore di Fuortes, per corretta amministrazione.
Secondo Cappelli, Giambrone confermerà Alessio Vlad, suo amico (di Cappelli) e Michele Mariotti nominato da Fuortes, qualche settimana prima del suo trasferimento alla Rai, 'direttore musicale' del teatro per i prossimi tre anni. Qualche dubbio noi lo abbiamo per Alessio Vlad, ma può darsi che la sua sostituzione arrivi fra qualche tempo, e non nell'immediato.
I rapporti tra il sovrintendente Giambrone ed i direttori artistici a Palermo non è stato mai tranquillo. Lui stesso aveva chiamato Oscar Pizzo, e dopo pochi anni lo ha rispedito a Roma; per metterci il compositore palermitano Marco Betta che dalle stanze della direzioni artistica del Massimo c'era già passato (dal 1994 al 2002), durante un doppio diverso incarico di Giambrone ( dal 1994, consigliere di amministrazione, dal 1999 al 2002 sovrintendente).
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