Sarà di pietra, di quella dura come il granito di cui ne sono fatte le case, ma Tempio è sempre più anche città della musica e della lirica. Ne sono sempre più consapevoli gli stessi tempiesi che, grazie a una mirata programmazione culturale, stanno riscoprendo le radici di un primato davvero singolare nell’isola. Se si tiene conto dell’entità della popolazione e del rapporto tra questa e i musicisti che nel campo della lirica e dell’operistica hanno lasciato il segno ai più alti livelli, è difficile trovare nell’isola, e forse non solo, un luogo come Tempio. L’ultimo significativo atto è stato il concerto di Francesco Demuro al teatro del Carmine di fronte a un pubblico estasiato che ha accompagnato con un’interminabile standing ovation le performance del giovane tenore sardo, oggi diventato, rispetto alla sua prima esibizione nella città gallurese risalente a diversi anni fa, molto di più di una promessa del panorama musicale internazionale.
In ricordo di quell’esordio fortunato e per onorare la città che ha dato i natali a tanti illustri musicisti, Demuro ha fatto dono alla comunità tempiese di due abiti di scena di Giovanni Manurita, altro pezzo da novanta della genia di talenti made in Tempio di cui la città di pietra può fregiarsi. I costumi, che richiamerebbero l'interessata attenzione di qualsiasi collezionista, potrebbero trovare temporaneamente posto in un’apposita sezione del museo Bernardo De Muro alloggiato nello storico palazzo dei padri scolopi.
Città della grande musica, Tempio ha rinsaldato il suo rapporto con il suo prestigioso passato grazie all’iniziativa dell’Accademia musicale “Bernardo De Muro” che in due diversi fine settimana ha voluto festeggiare una singolare coincidenza: il 140° anniversario della nascita del musicologo Gavino Gabriel, fondatore della discoteca di Stato, e dello stesso De Muro, suo coetaneo e, cosa non a tutti nota, anche parente. Gabriel, De Muro, ma anche Manurita e Giulietta Simionato, l’elenco dei grandi nomi della musica che, nella prima metà del secolo scorso, hanno fatto di Tempio una città di elezione per artisti e musicisti è piuttosto corposo. La città gallurese è stata infatti il luogo d’origine anche di Manurita, tenore di successo che non seppe resistere al fascino del grande schermo.
Più breve fu il soggiorno a Tempio, invece, di Giulietta Simionato, giunta in Gallura, al seguito della famiglia, quand’era bambina. Diventerà uno dei mezzosoprani più bravi del secolo e trascorrerà tra molti successi e tanta meritata notorietà un’esistenza da quasi centenaria. Gli otto anni che, da adolescente, visse a Tempio rimasero per sempre impressi nella sua memoria di bambina quasi sarda.
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