venerdì 31 dicembre 2021

Giacomo Puccini. Festeggiamenti per i primi cento anni dalla morte. Non sprecare i fondi ( 9,6 milioni di Euro) stanziati dal Governo. Dibattito ( da La Nazione, di Cristiano Consorti)

 La scintilla che ha innescato il dibattito è merito del professor Umberto Sereni che, non più tardi della vigilia di Natale, intervenne in merito all’ok della commissione bilancio del Senato al finanziamento di 9,5 milioni per le celebrazioni del centenario della morte del Maestro Giacomo Puccini, ma soprattutto in merito al suo utilizzo futuro. Invitando, di fatto, ad evitare il rischio di sbriciolare i fondi solo per accontentare un po’ tutti e al contrario recuperare invece il “Caffè Caselli“ (ora Di Simo) per essere trasformato in un luogo di esperienze pucciniane: "un museo di nuova generazione - scriveva Sereni - : uno spazio di accoglienza, dove ascoltare della buona musica, tenere esposizioni e svolgere incontri, e soprattutto respirare quella magica atmosfera pucciniana che il locale, praticamente rimasto come era al tempo in cui il Maestro lo frequentava, farebbe rivivere".

Ebbene, dopo l’intervento pubblicato ieri di Olivo Ghilarducci che ha espresso il proprio plauso per l’idea di Sereni, oggi ospitiamo volentieri il punto di vista di un manager, amante della lirica, che già il 2 dicembre scorso in una intervista a La Nazione di Lucca era intervenuto su Puccini e sul centenario del Maestro: il lucchese Maurizio Bassani, direttore generale della “Parmalat“.

"Questa volta proviamo a sognare… Mi permetto di ritornare a parlare di Puccini - afferma Bassani - . Grazie al senatore Marcucci, sono stati stanziati dal governo ben 9,5 milioni di euro per celebrare il nostro amato Maestro, e per questo i cittadini della provincia di Lucca ritengo debbano essergli grati. Purtroppo, come ha già giustamente sottolineato l’amico professor Sereni, appena è giunta la notizia dei denari c’è il rischio che inizi l’assalto alla diligenza. Così si scatenerà la gara per quale sia il luogo che possa vantare più diritti relativamente all’assegnazione dei contributi. Ed è facile immaginare, che come brutta consuetudine del nostro paese, per non scontentare nessuno, l’ingente somma verrà suddivisa in tanti interventi a pioggia. Così forse un po’ tutti saranno contenti, ma nessuno avrà vinto. Anzi, alla fine avremo tutti perso la grande occasione di celebrare degnamente il nostro amato Maestro e di sfruttare (sì, ho scritto sfruttare e non è un’offesa…) un “Brand” che il mondo ammira. Dobbiamo sognare, pensare in grande, perché quello che dovremmo fare, non è solo ristrutturare edifici, e litigare se sia più importante una casa, una chiesa o un caffè".

"Dovremmo invece predisporre un progetto di ampio respiro - aggiunge Bassani - che abbia i luoghi pucciniani e la sua musica al centro per 365 giorni. Un progetto unitario intorno al quale si ritrovino tutti i comuni e le associazioni pucciniane della lucchesia. Un progetto che abbia come obiettivo quello di attirare un turismo più stanziale, che attratto da Puccini, desideri vivere un’esperienza coinvolgente e avvolgente attraverso i luoghi e le musiche del Maestro. Immagino turisti che durante tutto l’anno soggiornino almeno 7 giorni nel nostro territorio, e vadano alla scoperta dei luoghi di Puccini, e possano apprezzare la sua musica in varie occasioni (teatri, ville, chiese, caffè ecc.). Il modello potrebbe essere Salisburgo. Graziosa città visitata tutto l’anno nel mito di Mozart, che presenta anche un festival operistico di primaria importanza (nel 2022, peraltro, sarà in cartello anche “Il Trittico”). Se creassimo un grande progetto i 9,5 milioni stanziati dallo Stato, sarebbero solo un punto di partenza".

"Se fossero chiari la visione e gli obiettivi del piano, e fosse evidente la voglia unitaria di comuni e associazioni di portarlo avanti - conclude - , sarebbe possibile attrarre ulteriori capitali privati da fondazioni e imprenditori, che vedrebbero in questa iniziativa una grande opportunità per incrementare il turismo in Lucchesia. Un turismo con discrete disponibilità economiche, che sarebbe in aggiunta rispetto a quello che già visita i nostri territori. Uniti possiamo far sì che questo sogno diventi realtà!".


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