martedì 28 dicembre 2021

La Spezia, Teatro Civico. PIERINO E IL LUPO DI PROKOFIEV, BRACHETTI NARRATORE ( da Quotidiano.Net, di Marco Magi)

 Nasce dall’incontro tra una delle più rinomate orchestre a livello nazionale e uno degli artisti teatrali italiani più noti al mondo, il concerto classico – ma non tradizionale – che andrà in scena giovedì 30 DICEMBRE (ore 21) al Teatro Civico. L’Ensemble Simphony Orchestra (diretta da Giacomo Loprieno) e Arturo Brachetti dimostreranno che la musica si può anche vedere, in ‘Pierino, il lupo e l’altro’. Una vera e propria attività di divulgazione musicale, in due parti: prima il ‘Pierino e il lupo’ di Sergej Prokofiev così come lo conosciamo, con il racconto di Brachetti; poi un bellissimo percorso a sorpresa tra i differenti stili di direzione musicale. 

Immaginiamo magie, qualche trasformazione e non solo: come sarà il ‘Pierino e il lupo’ made in Brachetti? 

"Sarò sul palco insieme ad una grande orchestra – esordisce Brachetti – e questo già fa comprendere che non sarà uno spettacolo consueto di trasformazioni, ci tengo a dirlo e a essere chiaro, ma qualcosa di diverso. Mi piace raccontarlo come un viaggio nella musica per tutti, anche per chi non è mai andato a un concerto di musica classica. Oltre al classico di Prokofiev ci sarà anche ‘l’altro’. Il titolo di questo concerto infatti è proprio riferito a quello. L’altro è una parte in cui raccontiamo come si dirige un’orchestra in una maniera divertente e, perché no, un po’ irriverente. Perché il cuore della serata è tutto qui: chi l’ha detto che la musica classica non possa essere divertente?".

Che rapporto si stabilisce con l’orchestra in uno spettacolo così? 

"Ah... bellissimo, ci siamo molto divertiti sin dalle prove. Primo perché l’orchestra è giovane e molto dinamica; in secondo luogo perché per far appassionare il pubblico, bisogna prima di tutto divertirci tra noi. Per esempio durante le prove i musicisti hanno proposto idee che sono diventate parte del concerto, a volte anche qualche scherzo... ma non voglio dirvi di più, se no togliamo tutta la sorpresa!". 

La semplicità, che però non sfocia in banalità, della musica, le permette di essere ancor più al centro dell’attenzione? 

"In questo concerto non sono mai solo, siamo sempre in due: io e l’orchestra. Senza uno dei due non funzionerebbe. È grazie a loro che, però, posso dare spazio alla fantasia, amplificare i miei sogni, sperimentare: quando mai mi ricapiterà di sentirmi dire ‘Hai un’orchestra, fai quello che vuoi’?". 

Dall’interazione col pubblico, che sicuramente accade in questa rappresentazione, spicca un aneddoto in particolare? 

"Beh, sicuramente è sempre molto bello quando uno spettatore, al termine del concerto, viene in camerino e magari mi dice ‘Mi hai fatto dimenticare tutto per due ore’. Ecco, questo sicuramente è uno degli aspetti più gratificanti, che mi fa capire che la mia missione di artista è compiuta".

Qual è il messaggio che vede nella storia di ‘Pierino e il lupo’? 

"Un messaggio moderno, molto contemporaneo. Innanzitutto, in questa nostra versione, il lupo non muore, ma ha un’altra sorte. Ogni epoca ha avuto il suo lupo, il diverso, quello che non è omologato che vediamo strano. Il lupo può essere chiunque e forse dovremo imparare a parlare con il lupo, provare ad ascoltarlo e magari a conviverci in serenità". 

E cosa pensa del Natale? 

"Questi ultimi anni il Natale è stato un po’ diverso e condizionato dalla pandemia. Mi piacerebbe tanto che fosse una festa capace davvero di farci riflettere, che ci insegnasse ad abbandonare i nostri egoismi personali per guardare agli altri". Infine ha qualche ricordo particolare di Spezia? "Sicuramente il teatro, molto suggestivo, bellissimo. Ricordo che la sua bellezza mi ha sorpreso molto". 

                                                              *****

 Sebbene non abbia nulla di dire sull' Ensemble Symphony Orchestra  di cui non conoscevo prima d'ora neanche il nome, e nulla di dire sul suo direttore, Giacomo Loprieno a me sconosciuto ( che non vuol dir nulla), ho da dire anzi da ridire sulla qualifica con la quale il Quotidiano.Net , e l'autore dell'articolo, Magi,  presentano l'ensemble strumentale che  suonerà nella celebre favola di Prokofiev, narratore Arturo Brachetti. 

 L'orchestra in questione  per quanto efficiente ed all'altezza del compito, certamente non è - come si legge - una delle più rinomate orchestre a livello nazionale. Questo lo so e posso dirlo. Comunque  auguri! ( P.A.)

Nessun commento:

Posta un commento