lunedì 20 dicembre 2021

Vicenza. In mostra la 'Fabbrica della bellezza' rinascimentale ( da La Repubblica)

 Finalmente, dopo tutti questi giorni grigi, dopo tutte le paure, si torna a respirare l’aria della Bellezza. E’ proprio quando tutto sembra provvisorio che le cose belle tornano dal passato e regalano certezze incrollabili, perché vivere una quotidianità in cui trovi posto l’arte è forse il modo migliore per andare avanti. E quale occasione migliore di una mostra di grande spessore culturale? Dall’11 dicembre 2021 al 18 aprile 2022, nella Basilica Palladiana di Vicenza, apre i battenti La Fabbrica del Rinascimento - Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza: Palladio, Veronese, Bassano, Vittoria, a cura di Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Mattia Vinco. Un’occasione, scrive Francesco Rucco, sindaco di Vicenza, per incontrare una “città bellissima”, che a quel tempo, forte di una ricchezza crescente, scommette sulla trasformazione della propria immagine di “luogo di provincia” attraverso l’arte, la scultura e l’architettura d’avanguardia.


Per l’occasione tornano in città, dopo secoli, alcuni dei capolavori assoluti di pittura, scultura e architettura del tempo, esposti lungo il percorso accanto a libri, arazzi, tessuti e oggetti preziosi. L’intero percorso si snoda intorno alla domanda, tanto semplice quanto intrigante: come nasce un’opera d’arte? Come scrivono i curatori, questa mostra ha l’obiettivo di confrontarsi con opere d’arte antiche e moderne con uno sguardo “laterale”, interrogandosi sulle coordinate materiali e storiche entro cui vennero concepite. (…) Abbiamo concentrato la nostra attenzione su cinquant’anni di vita artistica nella Terraferma veneta, dal 1550 alla fine del secolo, con uno sguardo particolare su Vicenza.

Così, indagando tra i meccanismi di creazione delle opere, ci trova nella Vicenza della metà del Cinquecento che diventa una capitale della cultura grazie al progetto della cosmopolita nobiltà cittadina che investe e scommette sulla visione di un gruppo di giovani artisti: Palladio, Veronese, Vittoria e Bassano. Alla scoperta di analogie tra scultura, pittura e architettura, sarà possibile entrare nella bottega degli artisti e ammirare il quadro circondati dalle statue, dai gessi e dai disegni rappresentati nel dipinto stesso. Molte delle opere saranno, inoltre, accostate, spesso per la prima volta, ai loro modelli d’ispirazione, ai disegni e bozzetti che le hanno “prefigurate”, alle riproduzioni dello stesso soggetto realizzate dall’artista.

Ma una proposta culturale, per essere davvero valida e godibile, non può limitarsi a una semplice esposizione di opere d’arte, per quanto belle. Ecco perché, grazie alla collaborazione con un team di specialisti di storia economica, sarà possibile soffermarsi anche su un aspetto generalmente meno noto, legato al valore pecuniario di questi capolavori. Nel Cinquecento la nascita del collezionismo e del mercato dell’arte modifica profondamente le modalità produttive delle botteghe.

Una ricerca approfondita permetterà di conoscere i prezzi delle opere esposte, paragonandoli agli oggetti della vita quotidiana di allora, con risposte che stupiranno i visitatori: per esempio, uno dei dipinti più belli ed originali della pittura del Cinquecento, Ritratto di due cani di Jacopo Bassano, in arrivo dal Louvre di Parigi, ad esempio, valeva solo la metà di un paio di guanti ‘da signore’ e mille volte meno dei cristalli incisi di Valerio Belli, in prestito dai Musei Vaticani. Perché, se la domanda che è alla base della mostra è come nasce un’opera d’arte, quella successiva è: cosa succede dopo? Un modo per inquadrare storicamente, anche attraverso le quotazioni economiche, la vita del prodotto artistico nel periodo in cui vede la luce. La Fabbrica del Rinascimento, insomma, offre una gamma di emozioni e approfondimenti da non perdere, e che sarà possibile rivivere ogni volta nel catalogo curato da Marsilio Arte.

La mostra è promossa dal Comune di Vicenza in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza; la promozione e l’organizzazione sono curate da Marsilio Arte. La rassegna è parte di un più ampio progetto culturale di valorizzazione della città di Vicenza, candidata a Capitale italiana della Cultura nel 2024, e di rilancio della Basilica Palladiana, destinata a ospitare esposizioni di rilevanza internazionale. La mostra è sostenuta dalla Regione del Veneto e dalla Provincia di Vicenza. Il progetto è realizzato in partnership con con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, sede museale dell’istituto a Vicenza, con AGSM AIM, con il contributo di Confindustria e con il sostegno di Fondazione Roi. Radio Monte Carlo è la radio ufficiale della mostra.

Maggiori informazioni: www.mostreinbasilica.it

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