Non è difficile provare ad immaginarsela ricostruita. Molto più complesso disegnare con la mente l’immagine di oltre 6mila metri quadri di piastre su cui nascerà la nuova Castelluccio di Norcia che isoleranno sismicamente tutte le costruzioni, mettendole al riparo dal rischio di nuovi terremoti.
«La ricostruzione di Castelluccio di Norcia è un progetto pilota sotto tre profili – ha spiegato il commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, presentando oggi il progetto al Maxxi - quello della sicurezza sismica, quello del rapporto tra sicurezza e tutela ambientale e storico-architettonica e infine sotto il profilo normativo. Un’esperienza importante che mi auguro possa essere replicata anche in altri luoghi». Un progetto di rinascita reso possibile dall’ordinanza speciale emanata il 15 luglio, ed è per questo che Legnini ha ricordato che «un anno e mezzo fa non sarebbe stato possibile adottare uno strumento come l’ordinanza speciale in deroga, segno che l’innovazione, anche nella forma giuridica, rappresenta un forte sostegno alla sfida delle ricostruzioni post sisma in Italia».
Il progetto
Nel 2016 il terremoto del 30 ottobre infatti ha raso al suolo il piccolo borgo umbro per cui il dipartimento di Ingegneria civile e ambientale e dal dipartimento di Ingegneria dell’università degli Studi di Perugia e Regione Umbria hanno messo in campo un progetto di rinascita molto ambizioso: due piattaforme antisismiche, una per ciascuna delle due parti in cui si articola Castelluccio. La prima sarà realizzata "Sotto le mura" e l’altra "Sopra le mura" per un totale di circa 6mila metri quadri e una spesa ipotizzata di 6 milioni di euro. La fondazione è una platea in cemento armato spessa poco meno di un metro e dotata sulla sommità di sostegni dove sono installati gli isolatori. Lo spazio libero tra fondazione e piastra isolata (1 metro circa) sarà utilizzato per le operazioni di ispezione e manutenzione e per il posizionamento degli impianti sotterranei.
Nessun commento:
Posta un commento