martedì 25 maggio 2021

Vaccinazioni. Italia seconda in Europa, per percentuale di chi ha completato il ciclo (da Il Sole 24 Ore)

 Se confrontata con quella degli altri grandi paesi europei la campagna vaccinale italiana contro il Covid sta andando bene, e se si guarda alla percentuale di persone che hanno completato l'iter è seconda nel continente solo alla Spagna, rimanendo sempre ben al di sopra della media europea. Lo affermano i dati del sito Our World In Data dell’università di Oxford, che ha pubblicato il proprio dataset sulla rivista Nature Human Behaviour.

Secondo i dati del sito (aggiornati al 22 maggio) in Europa il 13,1% della popolazione ha completato il ciclo, mentre in Italia sono il 15,75% e in Spagna il 16,8%, con Francia (14,2%) e Germania (13,1%) a seguire. Se si guarda invece alle persone che hanno ricevuto almeno una dose è la Germania che guida la “classifica” europea, con il 39,1%, mentre l’Italia ha il 33,5%, preceduta anche da Belgio e Spagna, e l'Europa è al 28%. «Il nostro dataset utilizza dati da fonti ufficiali di tutto il mondo - sottolineano i ricercatori nell'articolo su Nature - ed è usato largamente da giornalisti, policy makers, ricercatori e dal pubblico. L’Oms lo ha utilizzato per sottolineare le disuguaglianze nell'accesso globale ai vaccini».

A livello planetario i grafici mostrano le grandi differenze nel tasso di vaccinazioni già sottolineate dall’Oms, con Israele, Gran Bretagna e Usa che sono molto più avanti degli altri paesi occidentali e molto sopra il 50% della popolazione coperta, e con Brasile e India, che sono tra i più colpiti dalla pandemia, che invece arrancano con rispettivamente il 18% e il 10% della popolazione che ha avuto almeno una dose, mentre molti paesi africani che non ne hanno somministrata neppure una. «Questa risorsa - insistono gli estensori del sito - può aiutare a capire il tasso delle vaccinazioni “reali” e di quelle potenziali, le interazioni con gli effetti di altre misure non farmacologiche, e il potenziale impatto delle campagne su parametri delal pandemia come trasmissione, morbidità e mortalità, oltre a sottolineare le disuguaglianze nell'accesso alle dosi».

Le differenze nell’accesso sono palesi anche se si guarda ai dati per continente, con il mondo che naviga intorno al 10% di vaccinati. Nord America e Unione europea sono molto vicini nelle coperture, il Sud America è appena sopra la media mondiale con il 15%, l’Asia è ferma al 5% di persone che ha avuto almeno una dose. Africa e Oceania sono praticamente allo zero per cento.

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