Entro la fine del 2021 saranno disponibili i risultati della sperimentazione relativa alla somministrazione del vaccino anti-Covid Pfizer-BioNTech ai bambini tra 6 mesi e 11 anni.
La società ha spiegato che “se sicurezza e immunogenicità saranno confermate, speriamo di ricevere l’autorizzazione per la vaccinazione di questi bambini più piccoli entro l’inizio del 2022“.
Entro la fine di maggio, probabilmente venerdì 28, è invece atteso il via libera al vaccino Pfizer per gli adolescenti tra i 12 e i 15 anni.
Vaccino Pfizer, Speranza: “vaccinare i giovani è essenziale per la riapertura delle scuole”
Il ministro della Salute Roberto Speranza, rispondendo a un’interrogazione alla Camera, ha evidenziato come vaccinare gli studenti sia “strategico ed essenziale per la riapertura in sicurezza del prossimo anno scolastico“.
Speranza ha specificato che, per il momento, solo il vaccino Pfizer è previsto per i ragazzi di 16 e 17 anni, gli altri sono indicati per i maggiori di 18 anni.
Di parere diverso è invece Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e tra i coordinatori dei test del vaccino Astrazeneca, che crede che vaccinare i giovani prima delle comunità più povere sia moralmente sbagliato. Pollard ha rimarcato come in molti Paesi le fasce di popolazioni ad alto rischio per il Covid non siano ancora state immunizzate, mentre altri stati hanno già autorizzato i vaccini per i ragazzi dai 12 anni in su.
“Lo scopo ultimo di un programma di vaccinazione globale in una pandemia è far sì che le persone non muoiano. Ho lavorato in Nepal e Bangladesh, e i colleghi lì stanno affrontando situazioni terribili. Mi sembra moralmente completamente sbagliato che questo possa succedere nel momento in cui molti Paesi stanno vaccinando popolazioni sempre più giovani il cui rischio è molto molto basso. I bambini hanno un rischio molto vicino allo zero di malattia grave o morte”, ha dichiarato Pollard.
Tramite una nota, Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer, ha sottolineato che “la vaccinazione continuativa oltre il 2021 è fondamentale, poiché il Covid-19 continua a diffondersi rapidamente in tutta Europa e nel mondo. Stiamo lavorando per capire se, analogamente all’influenza stagionale, la vaccinazione annuale possa fornire la protezione più duratura”.
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