Ieri, per commentare la morte di Carla Fracci, una delle più grandi danzatrici del nostro tempo, la tv non si è risparmiata. Ed anche oggi ha proseguito trasmettendone i funerali nella Basilica di san Marco di Milano, dove accanto ai familiari c'erano anche il Ministro Franceschini, il sindaco Sala, il sovrintendente della Scala Meyer e tanti altri volti noti, fra cui Roberto Bolle.
Ieri, da 'Storie italiane' a 'La vita in diretta' gli inviati Rai a Milano hanno commentato l'esposizione del feretro nel Teatro alla Scala ed il via vai della gente venuta a salutare, per l'ultima volta, la grande ballerina.
Nel corso dei collegamenti non una delle inviate - erano tutte donne, ma anche gli uomini avrebbero fatto lo stesso se ignoranti come le loro compagne di lavoro - ha pronunciato correttamente un termine notissimo, sconosciuto solo alle giornaliste Rai che evidentemente non sono mai entrate in un teatro. FOYER è stato pronunciato come scritto. Ma chi non ne conosce la pronuncia esatta della parola francese, che è Fwa-yé?
Una delle inviate ha poi superato tutte le altre quando ha deciso di intervistare il direttore musicale della Scala, Riccardo Chailly, milanesissimo come la Fracci, ma con cognome francese, che si pronuncia non come è scritto, ma come la giornalista ha pronunciato.
A noi sembra una vergogna.
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