martedì 25 maggio 2021

Sabaudia. Medico prescrive sostanze dopanti a lavoratori per farli sfruttare ancora di più , alleviando il dolore della fatica disumana ( da Corriere della Sera, di Michele Marangon)

 Succede a Sabaudia, il giacimento ortofrutticolo del Lazio: braccianti indiani dopati per non sentire la fatica. Una storia che oggi emerge in tutta la sua drammatica dimensione a Sabaudia, dove un medico di medicina generale che prescriveva un medicinale a base di ossicodone (oppioide simile alla morfina) ai lavoratori stranieri è stato arrestato. Si chiama «No pain» l’indagine dei carabinieri del Nas di Latina che ha portato all’arresto del medico, all’interdizione dello stesso insieme a un avvocato e a una farmacista, e al divieto di dimora in provincia di Latina per un uomo originario del Marocco. I quattro soggetti, destinatari dei provvedimenti, sono indagati a vario titolo per illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, frode processuale, falso e truffa ai danni dello Stato

 

Si è scoperto che il medico rilasciava, per finalità non terapeutiche, in favore di 222 propri assistiti di nazionalità indiana, per la maggior parte braccianti, circa 1.000 prescrizioni mediche in gran parte a carico del servizio sanitario nazionale, per la dispensazione di oltre 1.500 confezioni di un farmaco stupefacente con principio attivo ossicodone, accertando che l’assunzione del medicinale avveniva non per curare patologie degli assistiti, ma per poter consentire di effettuare faticosi turni di lavoro, che la maggior parte svolgeva nel settore agricolo attestando falsamente esenzioni di ticket sanitario

Causando così un danno al servizio sanitario per circa 25mila euro. Ma l’attività non si limitava alle prescrizioni dopanti: il medico aveva prescritto 3.727 ricette indicando falsamente l’esenzione del ticket con un danno allo Stato per oltre 146mila euro; inoltre prescriveva farmaci mai consegnati ai pazienti garantendo il rimborso alla farmacista indagata; redigeva falsi certificati medici per regolarizzare illecitamente cittadini extracomunitari; aveva scritto un falso certificato medico, in accordo con l’avvocato, a favore di un uomo finito in carcere attestante false patologie per ottenere una misura alternativa alla detenzione.

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