La fase tre del vaccino italiano ReiThera si svolgerà nonostante il blocco dei fondi della Corte dei conti. La biotech di Castel Romano ha mandato una lettera ai 25 ospedali italiani che stanno svolgendo la sperimentazione del suo vaccino. Scrive che la decisione della Corte dei conti, che venerdì ha bloccato un finanziamento del governo di 50 milioni, non avrà alcun impatto sul proseguimento delle sperimentazioni. Per lo svolgimento della fase tre, in mancanza di intervento da parte del governo, ReiThera cercherà fonti di finanziamento alternative.
Questo vorrà dire che, qualora il vaccino italiano fosse approvato, potrà essere venduto anche ad altri paesi. Paolo Maggi, infettivologo dell’ospedale di Caserta che coordina uno dei contri di sperimentazione, ha spiegato di avere ricevuto da ReiThera l’autorizzazione di partire con la fase tre e di essere pronto all’inizio degli studi.
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Questo è uno dei casi in cui il Governo dovrebbe intervenire, senza attendere la decisione/motivazione fra trenta giorni della sentenza della Corte dei Conti. Non c'è tempo da perdere. Con la fame di vaccini che ha l'Italia ed il mondo intero, nella prospettiva che bisognerà rivaccinarsi contro Covid 19, l'Italia deve perdere l'occasione preziosa di avere un suo vaccino, e dipendere sempre e solo da ditte straniere?
Ci si permetta: questa è una delle occasioni in cui la Corte dei Conti avrebbe dovuto tacere ed avvertire il Governo prima di intervenire con il blocco dei finanziamenti. Si chiama 'cecità' politica oltre che amministrativa. 50 milioni per produrre un proprio vaccino sono una elemosina alla ricerca Non un finanziamento. Draghi intervenga senza attendere altro tempo ( P.A.)
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