Questa è davvero esilarante. Si è letto sui giornali che la sindaca di Roma ha intimato ai gestori di scale mobili e ascensori, ma anche tapis roulant della Capitale, si rimetterli in moto, dopo che, causa Covid, onde evitare assembramenti, erano stati disattivati.
Per capire fino a che punto al Raggi dica bugie e quanto sia sfrontata, basta andare incentro , magari al parcheggio di Villa Borghese, o ad una delle stazioni della metropolitana. Non c'è giorno in cui la scale mobili e gli ascensori, usati soprattutto da persone con handicap, sia in funzione. No, ma ce ne è sempre qualcuno rotto, o in manutenzione; manutenzioni, però, che in parecchi casi durano da molto prima del Covid.
Le scale mobili che si trovano nell'ultimo tratto del percorso che conduce dal parcheggio di Villa Borghese, all'ultimo corridoio che apre su Piazza di Spagna, sono fuori servizio da anni. E lì le scale, sono tante ed anche ripide, scalarle diventa un'impresa.
Ora, con la faccia tosta di sempre, ci vorrebbe dire che Lei il cartello di 'fuori servizio', che nel frattempo si è arrugginito, lo ha fatto mettere per evitare assembramenti, perché a Lei sta a cuore la salute dei cittadini, quegli stessi che inonda di immondizia maleodorante.
Tutto questo, visibile a chiunque giri per la città, resta invisibile ai soli Cinquestelle. soprattutto a Dibba e Giggino, suoi sponsor per la rielezione, ed anche alla volpe di Marco Travaglio che prima o poi dovrà essere compensato, per tale fedeltà, con incarico pubblico pesante.
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