Un nuovo strumento musicale entra nei conservatori italiani. E' l'armonica cromatica, la versione più complessa e versatile dell'armonica classica (quella del blues e degli alpini). Il Ministero dell'Istruzione ha approvato l'inserimento di questo strumento nei programmi dei conservatori nazionali, con un corso triennale che porterà a un diploma di laurea. La prima cattedra in Italia sarà istituita a gennaio al Santa Cecilia di Roma (le iscrizioni sono aperte). Docente sarà Gianluca Littera, uno dei maggiori armonicisti al mondo, a suo agio sia col repertorio classico che con quello jazz.
Sono stati proprio Littera e la dirigenza del conservatorio romano a lavorare per anni per far inserire l'armonica cromatica nei programmi ministeriali. Dal 2015, il concertista ha tenuto al Santa Cecilia una serie di corsi sperimentali, che sono serviti per mettere a punto il programmi di studi. Nel frattempo, ha preparato due libri di esercizi. Dopo sei anni di lavoro e di complicate trattative col Ministero, rese più difficili dalla pandemia, Littera e i dirigenti del Santa Cecilia, il direttore Roberto Giuliani e il vice Franco Mirenzi, sono riusciti ad arrivare al traguardo.
Dopo il sassofono, l'armonica cromatica è l'ultimo strumento musicale che va ad arricchire l'offerta dei conservatori italiani. Strumento solista, nato all'inizio del Novecento, troppo tardi per entrare nell'orchestra sinfonica, ha però il vantaggio di poter affrontare sia il repertorio classico che quello jazz. Il corso di Santa Cecilia offrirà una formazione in entrambi i campi. Per la classica, si va dalle trascrizioni dei concerti barocchi fino a concerti per armonica e orchestra del Novecento (per Littera ha scritto anche Ennio Morricone). Il repertorio jazz, creato dal grande musicista belga Toots Thielemans, comprende tutti gli standard. (ANSA).
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