venerdì 21 gennaio 2022

Violino vegano. Le pere cotte al vapore danno risultati acustici migliori di colle e colori di origine animale. Si sente anche il sapore? si possono scegliere frutti e bacche da utilizzare?

  Regno Unito. Come riporta la BBC, un rinomato liutaio e violinista di origini irlandesi, diplomato al Welsh College of Violin Making, ha costruito il primo violino vegano, privo di qualsiasi materiale di origine animale, ricevendo il Vegan Trademark, la certificazione rilasciata dalla Vegan Society, massima autorità competente in questo campo.

In pieno lockdown, Padraig O'Dubhlaoidh, chiuso nel suo laboratorio a Malvern Hills, in Inghilterra, si è messo al lavoro, pensando alla richiesta di violino vegano, avanzata alcuni anni prima da un cliente. 

Il liutaio ha trovato un’alternativa allo storico metodo di produzione per assemblare lo strumento, i liutai usano la colla derivata dalla pelle, dalle ossa e dai tendini dei cavalli, e per le corde e gli archi sfruttano avorio, peli di coda di cavallo e intestini di animali.

Ricorrendo a corde e archi sintentici, Padraig O’Dubhlaoidh ha realizzato una colla a base di bacche di frutti di bosco e acqua di sorgente, mentre per realizzare l’intarsio attorno allo strumento si è avvalso di pere cotte al vapore e tinte di nero. 

Ho pensato a quanti vegani ci sono, potenziali musicisti, la cui etica non permetteva loro di suonare il violino e questo deve essere terribile. Il liutaio sostiene che il suo violino completamente vegano, il cui costo si aggira sulle 8mila sterline, sia migliore, dal punto di vista acustico, rispetto ai violini tradizionali.


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