Mettere in scena le grandi pagine della musica classica unendo al rigore esecutivo e filologico la capacità di essere sempre più inclusivi: questa la missione dell'Orchestra Senzaspine di Bologna che ha presentato il nuovo cartellone della stagione lirico-sinfonica di quest'anno in programma al Teatro Duse (quattro serate) e all'Auditorium Manzoni (una quinta). Tra i titoli proposti il Rigoletto di Giuseppe Verdi.
Il 2021, pur tra gli ostacoli causati dalla situazione pandemica, ha portato al complesso bolognese due importanti riconoscimenti: la residenza all'Accademia Chigiana di Siena (con la conseguente collaborazione con un direttore della statura di Daniele Gatti) e quella per la nuova stagione di EUR Culture a Roma. Consapevoli di ciò e con l'auspicio di un allargamento delle attività in regione, Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani, i fondatori dell'Orchestra, hanno pensato a un nuovo cartellone sviluppato lungo l'anno solare che ha il punto di forza su una nuova realizzazione operistica: il Rigoletto.
La filosofia produttiva sarà la medesima del recente Don Giovanni: collaborazioni con altre istituzioni della città e della Regione (da Modena la Fondazione Pavarotti presterà i cantanti) e soprattutto la garanzia di renderla accessibile a tutti. In apertura e chiusura di stagione ci saranno gli ormai immancabili concerti spettacolo dedicati al cinema e alle bollicine di fine anno con i due direttori a condividere il podio.
Nell'appuntamento di maggio, dedicato alle stagioni di Vivaldi e di Piazzolla, protagonista sarà il balletto. In autunno, il Manzoni ospiterà il concerto più 'classico' del cartellone, realizzato in collaborazione con il Bologna Jazz Festival, durante il quale debutterà una nuova composizione per sax e orchestra di Luigi Grasso seguita dalla Rapsodia in blue di Gershwin (solista il pianista Pietro Beltrani) e dalla Sinfonia N. 5 di Shostakovich. Gli abbonamenti alle cinque serate sono venduti, già da domani, al prezzo di 75 euro. (ANSA).
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