Migliora la situazione in Germania, dove si registrano 25.255 nuovi casi di coronavirus e 52 decessi nelle ultime 24 ore. L'incidenza settimanale di casi confermati per 100.000 abitanti sale però a 375,7 da 362,7. Secondo l'Istituto Robert Koch, sono più di 7,5 milioni le persone che in Germania hanno contratto il Covid-19 e dall'inizio della pandemia si sono registrati 114.029 decessi.
I contagi sono in calo anche in Gran Bretagna. I dati delle autorità sanitarie ieri ne riportano 146.390 contro i 178.250 del giorno prima. In aumento invece il numero dei decessi, pari a 313 dai precedenti 229. Sono complessivamente 1.227.000 i positivi nel Paese nell'ultima settimana, il 10,6% in più dalla settimana precedente. La variante Omicron potrebbe rendere il Covid endemico nel Regno Unito, al punto che potrebbe diventare come un comune raffreddore.
Lo ha affermato il consigliere del Governo Mike Tildesley, dell'Università di Warwick e membro del gruppo Scientific Pandemic Influenza Modeling. «Ciò che potrebbe accadere in futuro - ha detto - per l'emergere di una nuova variante meno grave grazie alla quale, nel lungo termine, il Covid diventerebbe qualcosa di simile al comune raffreddore con cui abbiamo convissuto finora». Secondo l'esperto in Gran Bretagna si starebbe appunto registrando un netto rallentamento dei casi, confermato anche da un decongestionamento degli ospedali e delle terapie intensive.
Ma in altri Paesi Omicron per adesso non frena la sua corsa. A suon di record quotidiani, spinti dall'alta contagiosità della variante, il mondo fa i conti con una valanga di positivi - più di 2 milioni al giorno in media nella prima settimana dell'anno.
Ma se i casi volano, i decessi sembrano invece frenare, con una media di 6.237 vittime quotidiane dall'inizio dell'anno, ai minimi da 15 mesi, alimentando le speranze che il nuovo ceppo sia meno letale, specie tra i vaccinati.
A New York, ieri sono stati oltre 90mila i nuovi positivi - ai massimi dall'inizio della pandemia - e 154 i decessi registrati. In alcuni quartieri, il tasso di positività arriva al 35%, quasi cinque volte i livelli dello scorso inverno, con picchi vicini al 50% nel Bronx. Una situazione che sta inevitabilmente mettendo in crescente emergenza il sistema ospedaliero, vicino ai 12mila ricoveri. Al momento, però, non sono in programma chiusure o restrizioni per i cittadini.
I contagi volano anche in Messico - quinto Paese più colpito al mondo per numero di vittime dietro Stati Uniti, Brasile, India e Russia - e Perù, dove si registrano nuovi record, rispettivamente con più di 30mila e 16mila casi in un giorno.
In Africa sono stati superati i 10 milioni di casi, secondo i dati del dipartimento sanitario dell'Unione africana, che conta anche oltre 231mila vittime. Tra gli Stati più colpiti c'è il Sudafrica, dove a fine novembre era stata scoperta Omicron.
Nuovi picchi assoluti anche nelle Filippine (28.707 nuovi contagiati), dove il presidente Rodrigo Duterte aveva minacciato l'arresto per i no vax che non rispettano il lockdown.
La variante dilaga anche in Medio Oriente, con record in Kuwait e Qatar, dove sono state reintrodotte alcune restrizioni, e casi triplicati in una settimana in Arabia Saudita.
Prosegue invece per il quinto giorno di fila il calo dei contagi nel Regno Unito, dopo il record di oltre 200mila di martedì, facendo sperare in una definitiva discesa della curva. E mentre continua il monitoraggio dell'evoluzione del virus, con la lente d'ingrandimento su nuovi possibili ceppi di interesse come Deltacron, la combinazione di Delta e Omicron individuata a Cipro, non si ferma la spinta ai booster.
Dal primo febbraio, in Grecia chi non ha ricevuto la terza dose dopo 7 mesi dalla seconda sarà considerato dalle autorità come non vaccinato.
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