Uno che ragiona anche un pò, pensa: lo Spaccone leghista che non ne azzecca una. Dopo aver mandato allo sbaraglio la Elisabetta Casellati, affondandola, ora si metterà l'anima in pace e starà fermo, perchè ha dimostrato in tutti i modi che non ne azzecca una.
E, invece, no. Come rimediare all'affossamento di una Elisabetta (per noi, beninteso, sacrosanto; non abbiamo cambiato idea sulla presidente del Senato)? Tirando in ballo una seconda Elisabetta, perchè faccia immediatamente dimenticare la figuraccia appena fatta. "Stiamo lavorando per portare per la prima volta in Italia una donna al Quirinale", dice, tirato in volto, davanti ad un drappello di giornalisti e cineoperatori che invita a muoversi con circospezione, per non 'farsi male'. La sensibilità dello Spaccone non ha limiti.
Saluta tutti e si prende la scena il suo socio di un tempo, Giuseppi: "Stiamo lavorando, porteremo una donna la Quirinale", e subito dopo dal suo nido dorato, twitta Beppe, il comico: "Benvenuta signora Italia", rivolto ad Elisabetta Belloni, di cui fa il nome, per non lasciare dubbi sulla scelta dello Spaccone e di Giuseppi.
E la coalizione di governo, anche quella, in un sol colpo è andata a farsi fottere. Perchè le dichiarazioni di poco anteriori a quelle dei due teatranti, di Enrico Letta, di invito alla condivisione, perdono ogni consistenza.
Al solo nome di Elisabetta, un nome che certamente ieri non portava bene, si scatena il putiferio: il capo dei servizi non può passare, senza una sosta di decantazione, al Quirinale. Adesso quasi tutti contro lo Spaccone ed il ritrovato socio Giuseppi. I quali, guarda caso, per la prima volta dopo che si sono fatti apprezzare come contendenti della leadership del centrodestra, hanno cooptato anche la Meloni: " Appena abbiamo proposto il nome di una donna al Quirinale, il volto misogino degli italiani al potere si è mostrato".
Ora che succede? Fra poco più di un'ora, dopo una notte passata fra incontri e telefonate, si torna a votare, Anche la seconda Elisabetta è messa fuori gioco - lo attesta anche un intervento durissimo di Di Maio - e si attendono le candidature pesanti che nel giro di un paio di votazioni devono dare il presidente all'Italia.
La valanga di voti, non programmata, che ieri i grandi elettori hanno riversato su Mattarella, fa tornare in campo la vecchia, ma sempre viva, ipotesi di chiedere e supplicare Matterella a restare. Come seconda ipotesi quella di mandare Draghi al Colle, ma messa materialmente in gioco ma sempre attuale ( avere Supermario per sette anni al Quirinale è per l'Italia un fattore di credito inimmaginabile contro qualunque tempesta politica e finanziaria!),oppure optare per Amato e Casini, nel caso si reputi che la permanenza per intanto di Draghi a Palazzo Chigi serva per ora più del suo trasferimento al Quirinale: E poi resta sempre in campo l'ipotesi di mandare per la prima in Italia una donna al Quirinale. e si continuano a fare i nomi della Severino o della Cartabia, non più quello della Belloni, che Spaccone Salvini ha gettato 'nella polvere' dopo aver creduto di averla issata 'sull'altare', avendone sacrificata già una di Elisabetta.
Spaccone Salvini sarebbe meglio che passasse qualche ora con la sua fidanzata, frequentando nel contempo la scuola politica navigatissima di suo suocero, Verdini, ai domiciliali, da dove elargisce consigli, che speriamo non siano quelli messi in pratica da Salvini.
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