martedì 18 gennaio 2022

La storia siciliana di Giambrone e Pizzo raccontata dai giornali all'epoca dei fatti

                                             Letto sui giornali

2 luglio 2014

"La notizia aleggiava da mesi, ma adesso è ufficiale: Francesco Giambrone torna alla guida del Teatro Massimo.

La proposta  era stata espressa mesi fa dal Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Massimo, presieduto dal sindaco Leoluca Orlando, e quest’oggi il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha eletto l’assessore alla Cultura nuovo sovrintendente  della Fondazione lirica palermitana, scartando così la candidatura di Antonio Cognata.

Dodici anni dopo la fine della sua prima sovrintendenza al teatro, 2002, Giambrone  ritorna pieno di determinazione: tra i primi obiettivi, la ricerca di un nuovo direttore musicale e l’apertura giornaliera del teatro con il contestuale allargamento della fascia di pubblico".


29 sett.2014

"È Oscar Pizzo il nuovo direttore artistico della Fondazione Teatro Massimo: pianista e curatore di rassegne internazionali, il suo nome come interprete è legato alla musica contemporanea. Fondatore dell’ensemble Alter Ego – fra i più prestigiosi della scena odierna – vanta numerosi incarichi come direttore artistico e ideatore di iniziative come la stagione “Contemporanea” presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma-Fondazione Musica per Roma; la rassegna “Suona Francese” per conto dell’Institut Français e dell’Ambasciata di Francia in Italia della quale, dal 2010, è Consigliere Culturale per la Musica. Direttore di Giuria (sezione musica) per il Prix de Rome 2012, è stato Consigliere Artistico del Commissario per il Teatro Petruzzelli di Bari negli scorsi due anni. Nel 2013 è stato insignito dal Ministro della Cultura Francese dell’onorificenza di Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres.

 «Con la nomina del direttore artistico» - dichiara il Sindaco Leoluca Orlando – «si avvia a compimento il riassetto della dirigenza del Teatro Massimo all’insegna della specificità delle competenze. A pochi mesi dalla nomina di Francesco Giambrone alla sovrintendenza, si sta infatti rapidamente definendo non un semplice “vertice” gestionale ma un polo di eccellenza musicale che sarà determinante nell’opera di riposizionamento del Teatro Massimo nel panorama musicale internazionale».

 «Con il nuovo Direttore artistico» – afferma il Sovrintendente Francesco Giambrone – «si delinea sempre più chiaramente l’assetto della governance artistica e prende forma il progetto che tra qualche giorno sarà definito fin negli ultimi dettagli con la nomina del Direttore musicale. Il Direttore artistico che dal 2015 guiderà la programmazione del nostro teatro è infatti uno dei protagonisti della vita musicale italiana degli ultimi anni, attivo a tutto campo, dalla divulgazione alla sperimentazione. Sono certo che con lui sarà possibile dare corpo a quel progetto di rilancio della Fondazione a partire dalla qualità della programmazione e dalla ricerca dell’eccellenza artistica. La grande esperienza di Oscar Pizzo nel campo dei nuovi linguaggi garantisce poi quella attenzione che un grande teatro d’opera deve avere nei confronti della musica d’oggi, della ricerca e dell’innovazione».

 «Ho tre desideri» – confessa il neo direttore artistico Oscar Pizzo – «il primo è quello di proseguire una vocazione della mia famiglia di origini siciliane: quella di avvicinare la Sicilia all’Europa attraverso l’arte; il secondo, assai articolato, si concentra sul teatro, sui suoi spazi e sulla condivisione di essi col pubblico; il terzo, quello che mi viene più direttamente dall’essere un musicista, è di restare in ascolto, cioè di tendere l’orecchio a ogni voce del teatro, quindi alle istanze e alle proposte di chi lo vive dal di dentro, di chi ci lavora, perché sono convinto che valorizzare le diverse professionalità sia uno strumento chiave per una produzione culturale che ambisca al titolo di alta cultura, poiché le sommità più elevate si raggiungono con l’aiuto di tutti».


10 luglio 2018

"Un anno prima della scadenza del suo contratto Oscar Pizzo non è più il direttore artistico della Fondazione Teatro Massimo: è stato licenziato due settimane fa. La notizia - diffusa solo ieri - ha scatenato la polemica con ripercussioni politiche. Il Teatro ieri pomeriggio si è limitato a diffondere una nota di poche righe: "Il maestro Oscar Pizzo non è più direttore artistico della Fondazione Teatro Massimo. Si apre così una nuova fase nella vita del Teatro che, dopo un quadriennio segnato da importanti risultati, si prepara a cambiamenti di rilievo e a un diverso assestamento della sua struttura".

Pizzo, scelto nel 2014, era stato presentato come il segno tangibile del rinnovamento del teatro, della sua proiezione internazionali e i risultati, in effetti, non sono mancati: un pianista, curatore di rassegne prestigiose, al passo con i tempi. Il licenziamento è di due settimane fa, ma la fondazione lo ha comunicato ieri sera con un comunicato stringatissimo: “Si apre una nuova fase nella vita del Teatro che, dopo un quadriennio segnato da importanti risultati, si prepara a cambiamenti di rilievo e un diverso assestamento della sua struttura”.

I dissidi tra figure dirigenziali sono normali, ma di certo normalmente non portano a un licenziamento – spiega Pizzo a Livesicilia – a meno che non si sia usata questa scusa per altro. Gli altri dirigenti c’erano già prima del 2014, l’unica novità sono stato io e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il mio rammarico? I tanti progetti che stavo curando e che adesso temo non vedranno la luce”. Insomma, un ben servito che secondo voci di corridoio sarebbe da attribuire agli scontri tutti interni a piazza Verdi. “Con i musicisti ho sempre avuto un buon rapporto, sinceramente non mi aspettavo il licenziamento”, conclude Pizzo.


 


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