Bella sfida, dopo il bel gesto, quella di Zubin Mehta e signora che hanno donato al 'loro teatro' che ha voluto intitolare al direttore la nuova sala concerti, una somma così alta che nessun privato fino ad ora aveva mai donato ad una istituzione musicale fra le fondazioni liriche. Certo il loro è anche un gesto di riconoscenza per tutto quello che il Maggio e la città di Firenze hanno dato a Mehta ed alla sua famiglia.
1 milione di dollari preso dalle azioni che i coniugi Mehta hanno in America, una somma cospicua che - come si sa - in America si detrae dalle tasse.
Ma poichè questo si può fare anche in Italia - forse in non egual misura o altrettanto? - perché nessuno l'ha fatto prima di loro in Italia?
Ci sono stati due casi a nostra memoria precedenti, anche se appena diversi. Ci spieghiamo.
Il primo è quello del cosiddetto 'pirata' malese, uno degli uomini più ricchi dell'Estremo Oriente, un industriale, che ha donato la stessa somma, se ricordiamo bene, all'Opera di Roma: Ma forse aveva un secondo fine. Ottenere che nel teatro della Capitale, cantasse la sua donna - moglie, compagna?- avvenente e giovane , di professione cantante. Ce l'aveva fatto conoscere, complice la tv, nel corso di un concerto nel Foro romano - una vergogna dell'allora sovrintendente Fuortes e del ministro Franceschini!- nell'ultimo Giubileo. Cantò alternando si con Bocelli, e sfoggiando abiti e gioielli dell'altro mondo.
Il secondo è una donazione di coppia, dei due fratelli Bulgari, Paolo e Nicola, ma sarebbe meglio dire Nicola e Paolo che hanno donato tre anni fa, a Tony Pappano- di cui Nicola è ammiratore in certo modo sconsiderato - per l'Accademia di santa Cecilia: 1 200.000 Euro, ma in tre anni: 400.000 ogni anno; che hanno concesso a Nicola Bulgari di far parte del Cda dell'Accademia e di sostenere Tony Pappano.
Perchè, ad esempio, non lo fanno Riccardo Muti o Chailly, o Pappano, od anche Pollini, tanto per fare i primi nomi di star mondiali che ci vengono in mente? Forse che non hanno tanti soldi quanti ne ha Mehta, al culmine di una carriera gloriosa e remuneratissima? Crediamo che di soldi ne hanno già a sufficienza per fare un bel gesto come Mehta, ma siamo altrettanto convinti che non abbiano la stessa generosità. Se ci sbagliamo, accettiamo la sfida di essere smentiti. Avanti!
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