È una eredità culturale che continua a sfuggire alla classificazioni, quella di Lucio Dalla , con una identità che le permette di essere interpretata al di là dei linguaggi della musica. Lo dimostra il ciclo di appuntamenti che aprirà ufficialmente le celebrazioni per ricordare i 10 anni dalla sua scomparsa, avvenuta l’1 marzo 2012. Iniziative che graviteranno intorno alla grande mostra fotografica voluta dalla Fondazione Dalla e che proseguiranno nel 2023, quando avrebbe compiuto 80 anni, ma che cominciano con quattro concerti in diretta dal 3 febbraio sui canali social dalla splendida casa museo di via D’Azeglio, con la direzione artistica del Maestro Teo Ciavarella , il pianista che del cantautore è stato stretto collaboratore,
Maestro Ciavarella, chi sono gli organizzatori di questo cartellone?
"Si tratta di un ciclo di spettacoli curati dal Conservatorio che, con la nuova direzione di Aurelio Zarrelli , vuole essere più protagonista della vita culturale cittadina. Abbiamo pensato che la maniera migliore di tributare un omaggio alla genialità di Dalla fosse quella di affidare il suo repertorio alla sensibilità dei giovani allievi della nostra istituzione. A loro abbiamo chiesto di esprimere, coordinati dai propri docenti di riferimento, il proprio punto di vista sulla musica del cantautore, oggi".
Quali classi del Conservatorio parteciperenno?
"Sono quattro, la cattedra di jazz, con il mio coordinamento, che si esibirà il 3 febbraio, seguirà quella di musica elettronica, il 10, con il maestro Francesco Giomi , quella di classica il 17 con il maestro Walter Zanetti e quella di musica applicata il 24 con il maestro Zarrelli. Suoneremo dal vivo dalla casa di via D’Azeglio, in diretta streaming sui canali social del Conservatorio e della Fondazione Dalla. Ogni sera alle 20, salvo il 3, quando inizieremo alle 20.30, per permettere poi a tutti di guardare il Festival di Sanremo"
Che repertorio eseguirete?
"La nostra idea è di mescolare le canzoni più celebri di Lucio Dalla con brani legati al suono cui è dedicato il concerto. Ad esempio per il 3, appuntamento jazz, abbiamo preparato con gli allievi un arrangiamento originale di Over the Rainbow ed di Pennies from Heaven , due brani del repertorio jazz molto cari a Lucio, che li inseriva spesso nei suoi live. Il concerto elettronico sarà naturalmente quello più sperimentale, mentre nella data finale ci saranno le riletture più filologiche".
Lei era molto legato a Dalla, sia umanamente che artisticamente.
"L’ho conosciuto nella ‘leggendaria’ cantina della Doctor Dixie Jazz Band che io, da giovane studente del Dams, frequentavo. Nacque subito un’intesa dovuta alla comune passione per il jazz e al suo amore per il Gargano, che è la mia terra. Mi inserì nella band che si incontrava in via Cesare Battisti e poi nel suo gruppo. Abbiamo suonato in giro per il mondo, poi con una Orchestra Sinfonica e in numerosi dischi insieme a Paolo Conte e Hengel Gualdi. Adesso la cantina finalmente riaprirà, spero con una dedica a Dalla e a quel mondo di straordinari ‘amatori’ del jazz che lì si incontrava".
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