La Basilica di Massenzio si prepara al ritorno dell’Accademia di Santa Cecilia. Dopo 40 anni, la musica sinfonica sara’ di nuovo protagonista del monumento romano che per l’occasione si dotera’ di un nuovo palco progettato dagli studenti della scuola di specializzazione in Beni architettonici e Paesaggistici della Sapienza di Roma.
Modulare e adattabile ai diversi eventi, la struttura sara’ pronta “per la stagione del 2021”, ma gia’ dalla prossima estate l’Accademia potra’ tornare a esibirsi al Massenzio con alcuni concerti “che diventeranno il prodromo della vera stagione concertistica dell’anno successivo”, ha spiegato all’agenzia Dire il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, che oggi ha premiato i due progetti vincitori del bando rivolto ai giovani architetti specializzandi in restauro.
Un ex aequo per i migliori progettisti, che riceveranno una borsa di studio di cinquemila euro e che vedranno i loro due progetti, ritenuti “complementari” dalla commissione che ha assegnato il premio, diventare base del progetto esecutivo. “Speriamo di metterlo a bando fra tre mesi”, ha auspicato il direttore. Un intervento, quello per la realizzazione del palco, che correra’ parallelo al restauro della Basilica di Massenzio gia’ avviato dal Parco.
“Il monumento ne aveva bisogno, visto che l’ultimo risale alla fine degli anni Ottanta- ha detto Russo- Siamo in fase di gara e spero che per il 2021 sia tutto ultimato. In ogni caso- ha aggiunto- il restauro non preclude il Festival delle letterature ne’ gli altri eventi. Gli interventi, per i quali abbiamo stanziato 4 milioni di euro in totale, riguardano il restauro e il consolidamento, la parte strutturale e impiantistica e il palco, che dara’ alla Basilica di Massenzio una acustica adeguata al ritorno dell’Accademia di Santa Cecilia. In questa fase di transizione- ha detto infine Russo- l’orchestra potrebbe realizzare alcuni concerti gia’ dalla prossima estate, in attesa della stagione concertistica vera e propria”.
L’Accademia di Santa Cecilia si e’ esibita al Massenzio fino al 1979. “E’ stato un lutto non essere piu’ li'”, ha detto il sovrintendente dell’Accademia, Michele dall’Ongaro, presente oggi alla Curia Iulia, sede del Senato romano, per la premiazione dei progetti e l’inaugurazione dell’Anno accademico della Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio della Sapienza.
“Per 40 anni Santa Cecilia e la Basilica di Massenzio sono stati praticamente sinonimi- ha aggiunto il sovrintendente- Tornare a vivere quegli spazi significa ritrovare una sintonia profonda con Roma e la sua storia”. Il bando per la progettazione del Palco imponeva una serie di vincoli, tra cui la realizzazione di una struttura non interamente fissa, ma modulare, in grado di dialogare con lo spazio archeologico e i suoi apparati decorativi.
Il primo dei due progetti vincitori, illustrati dalle giovani architette che li hanno creati, ristabilisce la percorrenza originaria della Basilica lungo l’asse longitudinale e prevede tre elementi: il palco, la camera acustica e la platea. La struttura del palco e’ modulare e adattabile alle diverse esigenze grazie a un sistema di binari che permettono lo scorrimento delle strutture. Il sottopalco, poi, e’ adatto a conservare il materiale che non si usa ed e’ dotato di un montacarichi per il superamento delle barriere architettoniche e per permettere un accesso facilitato al piano del palco, realizzato in legno.
Il secondo progetto vincitore e’ composto invece da un insieme di elementi fluidi in legno, flessibili e componibili, posti all’interno dell’abside. Si tratta di moduli che possono assumere differenti configurazioni, posti in uno spazio pubblico flessibile, dinamico e in continuo divenire. Cosi’, i pannelli acustici si trasformano in totem informativi, mentre i posti della platea diventano sedute pubbliche. “Abbiamo voluto coinvolgere le giovani generazioni per dare un’opportunita’- ha detto infine Russo intervistata dall’agenzia Dire- Il Parco archeologico del Colosseo deve avere anche questo significato”.
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