Silvia Romano è una ragazza tornata libera nel suo paese dopo 18 mesi di prigionia. I suoi connazionali dovrebbero gioire di questa notizia e accogliere Silvia con rispetto.
Il rumore della gogna mediatica a cui è sottoposta è assordante. Non permetteremo che continui a rimbombare nelle sue e nelle nostre orecchie.
Le prime pagine di alcune testate giornalistiche nazionali incitano all’odio religioso e di genere. Non possiamo rimanere passivi di fronte a questo.
Chiediamo, pertanto, che l’Ordine dei giornalisti prenda i dovuti provvedimenti disciplinari, perché il Codice deontologico ha un valore e va rispettato.
Nessun commento:
Posta un commento