domenica 17 maggio 2020

ESTOTE PARATI. Dal 15 giugno riaprono cirnema, concerti e teatri. Ecco con quali regole

Dal 15 giugno 2020 gli spettacoli con la presenza di pubblico in sale teatrali, sale da concerto e in altri spazi anche all’aperto, nonché le proiezioni cinematografiche sono svolti solo con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di spettatori di seguito indicati: 
a) 1000 persone per spettacoli all’aperto; 
b) 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala
 ( l'annotazione. 'per ogni singola sala' è fondamentale. Perchè molti pensavano che le 200 persone erano da considerare distribuite fra due sale contigue, ma con unico schermo o palcoscenico, ndr)



P.S. Ma se un teatro supera abbondantemente i mille posti  deve sempre poterne accogliere solo 200? In Italia solo La Fenice ha una capienza di 1000 posti, quasi tutti gli altri   hanno una capienza  intorno ai 1700 posti circa. Ma non s'era detto che dovevano ridurre a circa 400 i posti?
E se una sala concerto - come quella grande dell'Auditorium di Roma, ha una capienza di 2700 POSTI, PUO'  FARNE ENTRARE PER OGNI CONCRETO SOLO 200, COME LE ALTRE DUE SALE LA CUI CAPIENZA è  rispettivamente ALL'INCIRCA DI 1000 E 700 POSTI.
 Forse molte di queste cose i componenti il Comitato tecnico scientifico, che forse , anzi sicuramente non sono mai entrati in una sala da concerto o in un teatro, non le sanno. come non le sanno neanche molti membri del governo, per le stesse identiche ragioni.
 Adesso ci vorrà, prima del 15 giugno, una ennesima conferenza stampa del Premier per dirci che i posti  per teatri e ale da concerto sono aumentati, a seconda della normale capienza, esattamente come ha fatto ieri quando  ha rettificato che la distanza da mantenere  nei ristoranti, fra i tavoli ,e nei bar è stata ridotta a 1 metro. Fino all'altro ieri si parlava addirittura di 4 metri. Il virus ha dato alla testa a tutti, anche a coloro che devono dettare le regole per combatterlo.( P.A.)

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