Il Concerto che Rai Cultura trasmetterà fra due giorni, a pomeriggio inoltrato ( ore 18,45), su Rai Uno dai Giardini del Quirinale, alla presenza del solo Presidente della Repubblica, a molti farà venire in mente un precedente rito ma 'religioso' - mentre questo sarà rito 'laico' - che vide il Papa, solitario, in preghiera in una Piazza san Pietro vuota e battuta dalla pioggia, in piena pandemia.
Papa Francesco, voleva invocare sul mondo la protezione divina contro il flagello che ancora miete vittime e crea panico e sospetto fra le persone.
Il concerto, invece, segnerà la ripresa delle attività musicali, anche se in condizioni non del tutto normali, dopo un lunghissimo silenzio. E sicome non potrà non farci andare con il pensiero alle troppo numerose vittime del flagello della pandemia, anche in memoria di esse è stato pensato parte del programma. E, d'altro canto, con le misure strettamente osservate dal direttore, Daniele Gatti, e strumentisti dell'Orchestra dell'Opera ( il primo con la mascherina - ma perché non la mettono anche la quindicina di archi, che suoneranno comunque distanziati?) che serviranno a non farci dimenticare l'attuale permanenza del virus nelle nostre città, anche se in maniera meno invasiva, e ad osservare le giuste precauzioni.
Gatti, nell'incontro che ha avuto con i giornalisti (ne riferiscono oggi sia Repubblica che Corriere - ma allora che ragione c'era per il Corriere di farla figurare con una intervista esclusiva, se il virgolettato di Repubblica era identico a quanto riportato dal Corriere? ) ha parlato anche d'altro, come della piattaforma Netflix annunciata da Franceschini per la musica e contro la quale si sono levate numerose proteste ( anche la nostra, modestamente!) e dei suoi prossimi impegni, soprattutto romani. Cioè del Rigoletto di Roma, a luglio, prima previsto a Villa Borghese, e che, invece, sembra spostato al Circo Massimo, con la regia di Michieletto, dove la vastità dello spazio dovrebbe risolvere il problema del distanziamento del pubblico ed anche le giuste esigenze del botteghino.
Nel caso poi del Concerto di dopodomani, Gatti ha detto chiaramente che nella confezione del programma ed anche sulla durata dei singoli prezzi, si è tenuto conto della rete generalista sulla quale viene trasmesso, e del genere di pubblico - che non è quello di specialisti - al quale si rivolge.
Gatti, infine, si è augurato che, facendosi meno invasiva la pandemia - si tratta ovviamente di speranza ed augurio! - possa essere riconsiderata la capienza per ora prescritta dal Governo, e limitata a 200 posti 'al chiuso', senza tener conto della capienza ante pandemia dei singoli teatri.
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