Lo sappiamo per certo. Il concerto della ripresa dell'attività musicale a Pechino, per ora un concerto sinfonico diretto da Lu Ja e dedicato alle celebrazioni del 250°anniversario della nascita di Beethoven (in programma le Sinfonie nn.1.6) ha avuto luogo lo scorso 9 maggio ed è stato ripreso e trasmesso in Italia dalla tv del Teatro Carlo Felice di Genova.
Mentre in Italia teatri e istituzioni sinfoniche tacciono - dopo le infinite richieste rivolte al governo per riaprire, ora che s e ne parla, di una possibile riapertura anticipata hanno una paura terribile - e mandano sui rispettivi canali streaming o su Rai 5 registrazioni passate, ante Coronavirus, in Cina, la più prestigiosa istituzione musicale del paese , con sede a Pechino, ha ripreso l'attività, non sappiamo se 'una tantum' per dimostrare che esiste ancora, o come primo atto di un lungo programma.
Sta di fatto che il concerto c'è stato, l'orchestra formata da molti giovani di ambo i sessi, ha suonato come sempre, senza mascherine nè schermi in plexigas per proteggere gli orchestrali gli uni dagli altri (salvo quelli che da sempre le orchestre adottano fra il settore degli ottoni e gli archi e che adesso avrebbero oltre che una funzione di tipo acustico, anche medica), in una sala vuota. L'unico dato che ci fa ricordare che siamo ancora in piena pandemia è la grande sala vuota.
Viene allora da chiedersi se i cinesi del National Centre for the Performing Arts (NCPA) non siano degli incoscienti mandando allo sbaraglio - come si direbbe in Italia - gli orchestrali, o se noi italiani, ma anche gli europei e gli occidentali tutti, non siamo come immobilizzati e ridotti all'inattività dal maledetto virus 'cinese'.
A seguito dell'accordo, per l'Italia, con il Teatro Carlo Felice di Genova ( con il sovrintendente del quale, Claudio Orazi, Lu Ja vanta una lunga collaborazione, in passato) vedremo se l'attività musicale in Cina continuerà e come. Dopo di che forse dovremo fermarci a riflettere se non sia il caso di ricominciare pian piano, con tutte le precauzioni del caso, ma ricominciare.
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