sabato 16 maggio 2020

Intermittenti dello spettacolo. lLettera al Governo e all'INPS. Vogliamo fatti!

Dopo quasi tre mesi dal blocco delle attività di spettacolo noi lavoratori intermittenti dello spettacolo ancora non abbiamo avuto nessun sostegno!»

Niente.
  

·     Nonostante le promesse del governo, delle regioni, delle conferenze stampa, 

·     Dopo la promessa della cassa integrazione in deroga, chiesta da tutte le cooperative e vanificata dalla 
circolare Inps del 28 marzo, 

·     Dopo l’illusione di accedere all’assegno di 600€ per lo spettacolo per chi non aveva chiamate in 
marzo, che l’INPS inizialmente ha concesso e ora ha cominciato a rifiutare con totale confusione e 
crescente preoccupazione sia per chi l’ha ricevuto che per chi ancora è in attesa,
·     Nonostante le garanzie del Decreto Interministeriale 10 del 30 aprile, a 70 giorni di chiusura, che ha decretato che agli intermittenti spettavano 600€ per il mese di marzo, ma per cui l’INPS ancora non ha predisposto la domanda, 

·     Dopo l’annuncio altisonante che agli intermittenti verranno concessi 2 assegni di 600€ per aprile e 
maggio, ma ancora non c’è pubblicato il decreto “Aprile”: 


Gli intermittenti dello spettacolo hanno pagato contributi e tasse e dopo tre mesi di sospensione per legge non hanno ancora avuto niente!


Pagano i contributi al fondo per lo spettacolo ma per gli intermittenti non vengono concessi né cassa integrazione, né assegno per lo spettacolo, né assegno per intermittenti. 


Niente. 


Non possono sospendere i mutui perché non hanno cassa integrazione.
Non possono chiedere reddito di cittadinanza, né assegno di disoccupazione NASPI.

Non possono accedere all’assegno dell’art. 38, nonostante paghino i contributi al fondo per lo spettacolo e siano inoccupati dal 23 febbraio, con la sola colpa di avere in quel preciso mese un contratto intermittente anziché occasionale, disconoscendo il loro specifico status di lavoratori dello spettacolo per relegarli a generici lavoratori atipici. 


Solo buoni spesa dai Comuni, come se non avessero mai lavorato. L’elemosina a chi ha sempre fatto il proprio dovere di cittadino e lavoratore che ha deciso di lavorare in regola. 


È questo il rispetto dell’Italia per la cultura, per i suoi lavoratori e per le loro famiglie? 


Chiediamo che:

•     l’INPS attivi immediatamente il portale per presentare la domanda ai sensi dell’art. 44 del dl 17/2018 – l. 24/2020 per gli intermittenti,
•     Che dia al più presto indicazioni certe sulla eventuale necessità di convertire l’assegno ricevuto ai sensi dell’art. 38 con quello dell’art. 44 agli intermittenti dello spettacolo che lo hanno già ricevuto, non essendo in chiamata il 17/3, 

•     l’INPS si organizzi fin d’ora perché possano ricevere immediatamente l’assegno per il cosiddetto decreto aprile,

•     Questa scandalosa ingiustizia non si ripeta più e sia garantito supporto ai lavoratori intermittenti fino alle fine dell’emergenza, 


in attesa di una riforma organica dopo l’emergenza che assicuri ai lavoratori dello spettacolo un degno sistema di diritti e protezione nel rispetto dell’art. 38 della nostra Costituzione. 


#nessunoescluso 


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