Il day after la bocciatura del Mes alla Camera, Giancarlo Giorgetti critica la decisione di Lega e Fratelli d’Italia di votare contro la ratifica del Meccanismo europeo di stabilità. “Il ministro dell’Economia e delle Finanze aveva interesse che il Mes fosse approvato per motivi economico finanziari, ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni con giurì d’onore e queste cose qui non mi pare ci fosse aria” spiega Giorgetti, aggiungendo che “mi è sembrato non ci fosse aria ma per motivazioni non soltanto economiche”.
Giorgetti: “Dimissioni? Decido io, consigli opposizione utili”
Il fondo salva-Stati, affossato dalla maggioranza (Forza Italia si è astenuta) e dai Cinque Stelle, non ha creato alcuno strappo con l’Unione Europea ha sottolineato Giorgetti che poi, con ironia, risponde alla richiesta di dimissioni da parte delle opposizioni: “I loro consigli sono sempre utili. Permettete, però, che poi decida io“. Che “sul Mes che ci fossero problemi era noto a tutti. Abbiamo fatto un passo in avanti sul Patto di Stabilità, ma le sfide in Europa sono ben altre. Non è che l’Europa ha sempre ragione”, ha aggiunto il ministro dell’Economia.
Il riferimento è alla vicenda Ita-Lufthansa. “Ci hanno messo un altro stop. Quando hanno torto, hanno torto anche loro – ha rincarato il titolare delle Finanze – Ci hanno fatto capire che si va alla cosiddetta fase due, quindi serviranno altri mesi di approfondimenti. Dopo aver fatto esattamente quello che era stato prescritto dalla stessa Commissione Ue. Il fatto che perdiamo altro tempo non è una cosa positiva”.
Giorgetti: “Nostra prima manovra contro guerra e inflazione”
Sul Patto di Stabilità e l’intesa raggiunta dai 27 Paesi dell’Ue, Giorgetti respinge le critiche delle opposizioni che hanno descritto l’accordo come una “sconfitta” per l’Italia. “Leggetelo bene e scoprirete che è molto meglio di quello che sembra”. Sul via libera alla manovra arrivato oggi in Senato, il ministro commenta soddisfatto: “E’ quasi finita perché c’è ancora la Camera la settimana prossima. Poi avremo la nostra legge di bilancio come l’ha voluta e concepita il governo”. Una legge di bilancio che “tanti hanno criticato ma siccome viviamo tempi complicati, speriamo non sempre ci sia una guerra in Europa, abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024 perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani; ignorare questo sarebbe ignorare la realtà”.
Giorgetti: “Superbonus? Ci costa 4,5 miliardi al mese e si mangia i fondi per la sanità”
Sullo stato di avanzamento dei lavori sul Superbonus, Giorgetti continua ad essere scettico perché “abbiamo un problema di tenuta dei conti pubblici – ha aggiunto – da cui poi facciamo dipendere le decisioni”. “Ogni mese di superbonus- ha ricordato – ci costa 4,5 miliardi di euro, equivale a quanto abbiamo stanziato in aumento per la sanità nel 2024. Quindi ogni mese di proroga si mangia esattamente lo stanziamento della sanità”.
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