giovedì 21 dicembre 2023

Battistelli, Bolzano bis: battere il ferro finchè è caldo

 Non si può certo dire che Giorgio Battistelli stia tutto il giorno a girarsi i pollici in attesa di nuova occupazione, perchè  al lavoro di compositore, che lo tiene comunque molto occupato (scrive opere a getto continuo) da tempo affianca quello di operatore, nel senso della direzione artistica, che comunque cambia ad ogni alitar di vento, sia perchè tutti lo cercano, sia perchè  non è ancora sazio di cumulare incarichi su incarichi che lui, a scanso di equivoci, vuole e  sollecita ( come è accaduto per la direzione del festival MiTo, dopo essere scappato anzitempo da Torre del Lago, alla viglia delle celebrazioni pucciniane, delle quali a lui evidentemente non frega assolutamente  nulla!). E aggiunge al suo catalogo di imprese, non amorose come  sarebbe stato  più gratificante per lui, come lo fu per il Don Giovanni mozartiano.

Comunque allo stato dei fatti Battistelli è: 

 -Presidente, ab aeterno, della Società Barattelli dell'Aquila, dove ha messo alla direzione persone di sua stretta fiducia e fedeltà, con quali risultati per l' istituzione non sapremmo dire; 

-Direttore artistico dell'Orchestra Haydn di Trento e Bolzano  per la stagione sinfonica, dove ha chiamato anche  quel 'genio' di Beatrice Venezi, che poi ha dovuto pure difendere dalle accuse di inadeguatezza ( ma allora perchè l'ha invitata? Non capisce da solo che ... non l'avrà forse fatto per tenersi buoni i poteri politici centrali e del territorio, ai quali uno che vuol fare la carriera che sta facendo Battistelli, non può non badare?) Ci sono  anche consorterie  di altro tenore a spingere per lui?

-Direttore artistico del Festival Mito ( Milano-Torino) che ha appena assunto, in sostituzione di Campogrande, e dopo aver lasciato in tutta fretta Torre del Lago, perchè non si può essere direttore artistico di due Festival contemporaneamente: un freno alla voracità di Battistelli!).

-Direttore artistico anche della stagione lirica dell'Orchestra Haydn , di cui resta direttore della stagione sinfonica.

Per non dimenticare il suo catalogo,  già  più lungo di quello mozartiano, Battistelli è passato dalla Accademia Filarmonica Romana, dall'Opera di Roma, dall'Arena di Verona, dall'Orchestra  della Toscana, dalla Biennale Musica...  'in Italia seicento e quaranta', ma poi ci sono quelli 'in Allemagna'.

Occorre aggiungere, per completezza, che molte di queste liaison lavorative,  si sono interrotte bruscamente e quasi sempre non in modo civile: Battistelli o lo mandano via, o costringono ad andarsene, perchè non ha prodotto i risultati previsti, o lui se ne va sbattendo la porta, anche se ha il buon gusto di non sputare platealmente nel piatto in cui ha mangiato e che tanto ha faticato per avere.  

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