mercoledì 27 dicembre 2023

La Rai di Meloni infastidita da Mellone. Nostro Commento

 «In riferimento al contenuto dell'intervista apparsa su Repubblica al direttore dell'Intrattenimento Day Time Rai, Angelo Mellone, da ambienti Rai trapela - a quanto si apprende - che alcuni riferimenti a Fiorello e Mara Venier sono parole in libertà che non corrispondono affatto al pensiero del Vertice aziendale». Insomma sembra proprio che i vertici dell'azienda della tv di Stato non abbiano gradito le parole di Mellone rilasciate ieri.


Adnkronos: 

"Sono indiscutibili - e costituiscono una risorsa fondamentale per il servizio pubblico - il talento, la passione il grandissimo successo di ascolti e la scommessa di un mattin show su Rai2 di una star assoluta come Fiorello. 

E lo stesso vale per il grande contributo che ha dato e darà alla Rai anche nella prossima stagione una signora della Domenica della televisione come Mara Venier"

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Mellone ha detto anche che lui è meloniano, soltanto per l'assonanza con il cognome della premier, benché Giorgia abbia 'meloni' e lui uno solo di 'mellone'. 

Che in Rai ha fatto la gavetta e tutta la trafila prima di arrivare dove è ora;  e che  è anche scrittore tanto è vero che da un suo libro la Rai sta realizzando una fiction ( era proprio il caso di vantarsene, mentre sarebbe stato opportuno non consentire la trasposizione fino a quando sta in Rai?)

Ed anche - come hanno sempre detto e mai fatto tutti i vertici Rai, ai vari gradi - che è necessario dimezzare lo  strapotere degli agenti, dando anche la ricetta: la creazione di un gruppo di 'lavoro' fatto di gente  con la testa e con le p...( servono l'una e le altre!) che inventi nuovi programmi e format. 

E , infine, che non tutti i flop sono uguali (nel suo caso non sono uguali quello della De Girolamo e di Pino Insegno, se uno è stato sottovalutato, mentre l'altro ha portato all'uscita del presentatore) anche perchè per il successo di una nuovo format occorre tempo, attendere di fidelizzare il pubblico. (Pietro Acquafredda)

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