martedì 19 dicembre 2023

Concerto di Capodanno dalla Fenice. All'interno un omaggio ai 70 anni della tv. Dite voi se non son matti!. NOSTRO COMMENTO

 Concerto di Capodanno in Fenice in diretta televisiva su Rai1 Fabio Luisi dirige Orchestra e Coro del Teatro La Fenice. Solisti il soprano Eleonora Buratto e il tenore Fabio Sartori

È attesissimo il tradizionale appuntamento con il Concerto di Capodanno in Fenice, che anche quest’anno sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1. 

A dirigere la ventunesima edizione del prestigioso evento sarà Fabio Luisi, che guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice – quest’ultimo preparato da Alfonso Caiani – e i due solisti, il soprano Eleonora Buratto e il tenore Fabio Sartori. Il programma musicale si comporrà di due parti: una prima, per il solo pubblico del teatro, esclusivamente orchestrale con l’esecuzione della Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms;

 e una seconda parte, trasmessa in diretta tv, dedicata al melodramma, con una carrellata di arie e passi corali dal repertorio operistico più amato che si concluderà con «Va, pensiero, sull’ali dorate» dal Nabucco e con il brindisi «Libiam ne’ lieti calici» dalla Traviata di Giuseppe Verdi. 

Ma non solo: è previsto anche un Omaggio ai settant’anni della televisione italiana, Che spettacolo la TV, con un medley musicale delle sigle più amate del palinsesto

Questa seconda parte del programma sarà trasmessa in diretta televisiva da Rai1 alle ore 12.20 del giorno di Capodanno e sarà poi riproposta in differita su Rai5 alle ore 18.15.

 Il concerto, in programma in quattro repliche venerdì 29 dicembre 2023 ore 20.00, sabato 30 dicembre 2023 ore 17.00, domenica 31 dicembre 2023 ore 16.00 e lunedì 1 gennaio 2024 ore 11.15, sarà trasmesso in versione integrale su Rai Radio3 lunedì 1 gennaio 2024 alle ore 20.30 e su Rai5 giovedì 8 febbraio 2024. 

L’evento è realizzato in coproduzione con Rai Cultura e in collaborazione con Regione del Veneto, Arte e WDR. Main partner Intesa Sanpaolo. 

Prenderà il via dal coro di Giuseppe Verdi tratto dai Due Foscari: «Alla gioia… Tace il vento, è queta l’onda». A seguire, http://www.teatrolafenice.it https://twitter.com/TeatroLaFenice l’intermezzo orchestrale dalla Manon Lescaut di Puccini farà da introduzione a due pagine celeberrime dalla Tosca, interpretate rispettivamente dal tenore e dal soprano: «E lucean le stelle» e «Vissi d’arte». Ancora il Coro del Teatro La Fenice sarà protagonista nel brano della Traviata di Giuseppe Verdi «Di Madride noi siam mattadori». 

 Seguirà poi un omaggio alla tv italiana nel suo settantesimo compleanno, con un medley delle sigle più celebri del suo storico palinsesto: dall’apertura della trasmissione Guglielmo Tell alla sigla dell’Eurovisione, passando per le musiche divenute iconiche di Tg1, Carosello, Che tempo fa, Studio Uno, Pinocchio e Gian Burrasca. 

Il programma proseguirà con i grandi classici del repertorio melodrammatico: di Puccini saranno eseguiti il coro a bocca chiusa e «Un bel dì vedremo» da Madama Butterfly; e «Nessun dorma» da Turandot; di Ponchielli la splendida Danza delle ore dalla Gioconda. Il finale sarà, come ormai consuetudine, con tre brani corali di grandissima presa: «Va, pensiero, sull’ali dorate» dal Nabucco di Verdi, «Padre augusto» dalla Turandot di Puccini e l’immancabile brindisi «Libiam ne’ lieti calici» di nuovo dalla Traviata.

                                 

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P.S. 

Mi sia consentito di SOTTOLINEARE come sia frutto di aberrante atto adulatorio e di scelte 'da matti', l'inserimento nel programma del Concerto di capodanno di un cosiddetto 'OMAGGIO alla TV, per il quale hanno trovato anche un titolo:' Che spettacolo la Tv' , con l'assurdo medley che raccoglierà le  più brutte sigle di tante rubriche tv, perfino dei tg.

A chi sia venuta l'idea non è dato saperlo, anche se qualche supposizione non è difficile fare. Fossi stato ancora io a collaborare al Concerto di Capodanno, una simile volgare iniziativa non sarebbe mai passata, anche se alla tv, che resta  ignorante, anche quando trasmette musica, non sarebbe dispiaciuta. Sono convinto che non l'abbia richiesto la tv.

Voglio, però, rivelare una idea che mi era venuta negli anni della mia collaborazione. Quella cioè di far ascoltare, come brano del concerto, la fonte della musica dell'Eurovisione. Altra cosa,  non è difficile capirlo da questa, banalissima e fuori luogo.

Mi auguro, senza voler danneggiare  quel Concerto al quale sono legato, e la cui fisionomia ho contribuito a definire e che ho difeso a denti stretti per un decennio,  devo ribadirlo: anche contro Fortunato Ortombina (che so essere uno dei candidati alla Scala: che carriera!) che il pubblico tv gli riservi una sonora batosta, in termini di ascolti, come si merita. 

                                                                    (Pietro Acquafredda)

  

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