In alto i calici e tavola imbandita per i brindisi natalizi di Fratelli d’Italia a Parma.
Auguri che hanno il sapore di un amarcord fascista: al centro della tavola, nella foto diffusa sui social dagli stessi esponenti di Parma, si nota un biglietto con la scritta I. Balbo, gerarca fascista nato a Ferrara.
Balbo, iscritto al Partito nazionale fascista dal 1920, fu prima squadrista e poi uno dei quadrumviri della marcia su Roma, è stato anche generale e aviatore italiano.
Maresciallo dell'aria e governatore generale della Libia dal gennaio 1934; quindi, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, comandante di tutte le forze armate della Libia. Il suo velivolo fu abbattuto per errore nel cielo di Tobruk dalla contraerea italiana.
Un nome che a Parma evoca un pezzo di storia fondamentale della resistenza al regime di Mussolini.
La città lo ricorda nella famosa frase dialettale “Balbo t’è pasè l’Atlantic mo miga la Perma” – “Balbo, avrai attraversato l’Oceano Atlantico, ma non il torrente Parma” –in segno di scherno nei confronti del gerarca che nell’agosto del 1922 raggiunse la città ducale con migliaia di squadristi per tentare di sedare lo sciopero ma fu respinto dagli Arditi del Popolo nella storica battaglia popolare delle Barricate in Oltretorrente.
Fratelli d’Italia siede a Parma fra i banchi dell’opposizione in Consiglio comunale con i consiglieri Priamo Bocchi e Giuseppe Tramuta.
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