domenica 31 dicembre 2023

Francesca Verdini è molto provata. Mentre provati non sembrano essere sia Sallusti ( Il Giornale) che Matteo (Salvini) il ministro( da Leggo). Nostro Commento

 

Verdini, il Capodanno nero di Francesca: «È molto provata, Salvini pensa solo a lei». Il ministro furioso con Pd e M5s: non riferirà in Parlamento
Verdini, il Capodanno nero di Francesca: «È molto provata, Salvini pensa solo a lei». Il ministro furioso con Pd e M5s: non riferirà in Parlamento

Matteo Salvini si tiene alla larga dal caso che ha colpito la famiglia Verdini. Almeno, in pubblico. In Parlamento non andrà a riferire come vorrebbe l'opposizione. In privato gestisce invece le difficoltà della compagna, catapultata nella vicenda giudiziaria che ha travolto prima il fratello Tommaso (agli arresti domiciliari) e poi il papà Denis. 

La crisi dei Verdini

«Matteo in questo momento vuole solo stare vicino a Francesca, provata dai provvedimenti che hanno raggiunto il fratello Tommaso e il padre Denis», scrive il Corriere citando fonti vicine al ministro dei Trasporti. Salvini non si sottrae ai doveri di compagno, ma non ci sta quando viene tirato in ballo nello vicenda delle commesse Anas, che non lo riguarda se non di riflesso. 

Bagarre politica

«Le opposizioni dovrebbero chiedere a Toninelli e Giovannini (i due predecessori al dicastero, con i governi Conte II e Draghi, ndr) di riferire in Aula, dato che il presidente Anas è stato nominato dai governi di cui facevano parte. Cosa c’entra Salvini?», dice il fedelissimo di Salvini Igor Iezzi all'Agi. Gli appoggi al vicepremier arrivano anche da Forza Italia. Secondo Maurizio Gasparri la richiesta di un’informativa in Parlamento «è pretestuosa. Tutti dicono che bisogna salvaguardare l’autonomia della magistratura, perché un’informativa in Parlamento? Salvini non è indagato, di cosa deve rispondere? Non c’è l’oggetto del contendere». Chiara Braga (Pd) non è dello stesso avviso: «Arroganza e presunzione non lo mettono al riparo da un coinvolgimento che prima che personale è politico».


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 Molta stampa aveva lamentato come i giornali degli Angelucci avessero ignorato la grave notizia degli arresti di Tommaso Verdini e del coinvolgimento nelle indagini anche di Denis. Ieri la toppa, peggiore del buco.

Sallusti, direttore de Il Giornale, ieri  nell' editoriale, dal titolo sottinteso: 'De Amicitia', ha scritto che lui conosce bene i Verdini - e vorrei vedere! - da tempo, e conosce anche la loro onestà, cancellando dalla memoria le due condanne con sentenza definitiva, Denis il capostipite, sempre attivo anche dai domiciliari, come risulterebbe al Tribunale di Roma; e lo conosce anche perchè per anni è stato  il 'braccio destro' di Berlusconi,  ed anche suo 'braccio armato', impegnato in affari anche editoriali.

E accusa che quello del tribunale di Roma rischia di essere l'ennesimo attacco della magistratura alla parte politica 'avversaria' al potere.

 Anche Matteo Salvini esibisce serenità: fidanzato di Francesca Verdini, preoccupatissima per la famiglia - e chi non lo sarebbe? - la quale fino a non molto tempo fa faceva parte della società Inver, al centro dei fatti corruttori, di cui è presidente Tommaso Verdini ed un parlamentare della Lega, socio.

 Salvini, benché richiesto dall'opposizione, e a ragione!, di riferire in Parlamento, ha risposto: perchè dovrei, sono fatti che riguardano un periodo in cui non ero ministro, Dunque, comunque la si consideri questa storia, sono estraneo.

 E le telefonate nelle quali si ascolta uno dei beneficiari della corruzione che dice: adesso che è tornato Salvini..? ' Millantatori. Beato te, Matteo.

 La storia,  cari Sallusti e Salvini, è grave, anzi gravissima. Che molti politici, sia quando sono attivi che dopo, utilizzino i rapporti instaurati nel tempo, per trarne beneficio e fare affari, è cosa notissima, e noi ne abbiamo scritto qualche giorno fa.

 Aggiungiamo che Tommaso Verdini, senza Denis  farebbe ben poco. E che Denis è stato condannato per queste cosette e che anche dai domiciliari - per motivi di salute???- continua ad agire nel mondo degli affari, come ha sempre fatto e per questo si è beccato le due condanne. Che ora dovrebbe finire di scontare in carcere e non a casa. Perchè Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

 Con tutta la presunzione di innocenza, e buona pace di Sallusti e Salvini. (Pietro Acquafredda)

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