"Ho visto che Giorgia Meloni mi ha mandato i suoi auguri ad Atreju...". Roberto Saviano replica alle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, dal palco di Atreju, ha rivendicato i risultati del governo nella lotta alla criminalità a Caivano facendo riferimento a "storie che nessuno scrittore racconta, forse perché i camorristi fanno vendere molto di più, ci si fanno le serie televisive, regalano celebrità, ricchezza e magari un pulpito da New York da cui dare lezioni di legalità agli italiani, sempre si intende a pagamento". Un riferimento a Saviano, che in serata risponde dal proprio profilo Instagram.
"Ma lo sa Meloni che chi scrive di camorra vive sapendo che ci sono dilettanti dell’antimafia pronti ad accusarlo di aver diffuso il male per il solo fatto di averlo nominato? Lo sa Meloni che l'espressione 'Si è arricchito con la camorra' l'hanno pronunciata prima di lei boss e affiliati? Che prima di lei l’ha pronunciata chi voleva censurare il racconto delle dinamiche criminali? Beh, se non lo sapeva, ora lo sa", scrive Saviano.
"Ogni anno" Meloni "mi cita, ogni anno ha bisogno di trovare un bersaglio contro cui riversare la rabbia della sua banda. Il suo augurio arriva in ritardo. Scrivere di mafia per arricchirsi oppure le serie che innescano la diffusione del male, è un vecchio adagio. Sono parole usate dalle organizzazioni criminali. E' una declinazione tipica dell'omertà: 'Zitto, se ne parli sei complice'. E' un modo furbesco per invitare al silenzio", dice in un video.
"Caivano liberata? Ma questa figura politica crede a quello che dice? Ma liberata cosa? Una militarizzazione probabilmente temporanea ha risolto qualcosa? Veramente fa credere a qualcuno che si stiano affrontando i veri problemi di Parco Verde? Fanno politica vendendo la fontana di Trevi al turista...", conclude.
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