Le notizia degli ultimi giorni segnano una grande novità: Mentre i partiti non escono dalla Rai, la Rai è entrata prepotentemente nella politica. Vi spieghiamo perchè questa nostra sensazione ha fondamenti solidi.
Aveva cominciato il dirigente Rai, Corsini, dal palco di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, cui Corsini appartiene, per sua pubblica ed orgogliosa dichiarazione, ed in nome di quel partito quale ha parlato, quando ha detto : Noi di Fratelli d'Italia, anche lui perciò, proporremo un nuovo storytelling in Rai. Per questo la Rai entra nella politica dettando lo storytelling meloniano, e, in misura ridotta, anche di Lega e Forza Italia. Più chiaro di così-
Come non bastasse e per tutti coloro ai quali la cosa non è ancora chiara, è intervenuto Lollobrigida, il cognato, per chiarire a scanso di equivoci, quando si è riferito a Ranucci ( Report, che gli sta sul gozzo) chiamandolo 'nemico in casa' - dove ovviamente la casa di cui parla è la Rai che è casa sua e di Meloni, le sorelle. Lollobrigida che spesso interviene per chiarire con la sua solita acutezza, lo storytelling della cognata, dice che è intollerabile che nella Rai- casa sua e delle sorelle Meloni vi abiti un nemico. Da certe parti di Roma si direbbe 'crescersi una serpe in seno'- dove il seno sarebbe la propria casa o la famiglia - esattamente quello che ha chiarito Lollobrigida.
Ma il colmo è stato raggiunto per il 'caso Gasparri' che non aveva comunicato in Parlamento il suo incarico di presidente di una società di cyber sicurezza, e per questo le opposizioni aveva chiesto le dimissioni di Gasparri, parlamentare da subito dopo il battesimo.
Chi può dirimere la questione? un Comitato al disopra di ogni sospetto. E il Comitato prescelto viene trovato proprio nella redazione della trasmissione tv 'I Fatti Vostri', il cui portavoce è Michele Guardì. Con la sua autorevolezza, Guardì, a nome del Comitato tv che ha esaminato la faccenda, ha decretato che Gasparri può restare e che non c'è incompatibilità fra quel suo incirico 'non operativo' ed il suo seggio parlamentare.
E del resto, ha fatto notare il Comitato, per voce del suo capooi Guardì, se deve essere sanzionato Gasparri, perchè non sono stati sanzionati nè Crosetto (che ha avuto le mani in pasta nel settore dell Difesa e fa il ministro, appunto, della Difesa), nè Urso, attuale titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy (che prima dell'incarico ministeriale gestiva un società di export import che lavorava con i Fratelli musulmani del democratico IRAN)?
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