La proprietà del quotidiano La Repubblica, di fronte al calo sempre maggiore delle vendite in edicola invece di cambiare la linea editoriale, ricorre all'aumento del prezzo del quotidiano, che ieri, in edicola, senza allegati, veniva venduto a 2,00 Euro. E senza nessun avviso ai lettori, come un tempo facevano i giornali educati. Trattando i suoi acquirenti lettori come un bancomat al quale ricorrere ogni volta che ha bisogno di far cassa.
Sarebbe opportuno boicottare ancora di più in edicola La Repubblica, che senza preavviso e senza offrirne le ragioni e neppure scusarsi - come il galateo imporrebbe - aumenta il prezzo e basta. E' un sopruso ed è screanzato da parte di un giornale per tanto tempo considerato 'il salotto'... che ora non sappiamo più di cosa.
Fa la stessa cosa quando ha bisogno di accumulare pubblicità. Pubblica inserti ed allegati voluminosi e pesanti, che sono veri e propri cataloghi pubblicitari, meno giornali, facendo pagare con un sovrapprezzo il giornale, quando dovrebbe fare il contrario, visto che i lettori devono andare in edicola con una borsa della spesa per prendere un pacco di giornali di cui non sentono il bisogno e che, a casa, butteranno nel secchio dell'immondizia.
Se continua di questo passo La Repubblica - ma anche ogni altro giornale che seguisse la stessa prassi - finirà col vendere in edicola come un tempo, quando contendeva, per vendite, il primato del Corriere, ed ora non più con un distacco fra i due sempre più ampio.
Maurizio Molinari e la proprietà ( Agnelli-Elkann) sono avvisati!
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