giovedì 21 dicembre 2023

Fuortes al Maggio Musicale Fiorentino? Cutaia: io non ne so nulla. Ma chi gli può credere?

  Purtroppo il vizio di fare le signorine di buona famiglia, gli alti burocrati che sanno sempre tutto, di più, e prima di tutti, non ce la fanno a perderlo.

 Chi può pensare che Onofrio Cutaia, spedito a Firenze proprio dal Ministero di Sangiuliano, ai cui vertici era arrivato, non sappia nulla di che cosa passa nella testa del suo ministro?

 I giornali nei giorni scorsi hanno scritto che è intenzione di Cutaia venir via da Firenze per partecipare alla selezione - si fa per dire - per la Direzione del Teatro di Roma ( teatro Argentina ma non solo, tanto per capirci), e che Fuortes, gradito a Nardella - nonostante sia in scadenza il suo mandato da sindaco - ma anche e soprattutto a Sangiuliano e a Meloni, che sono in  debito con  lui,  dopo che , anzitempo,  ha lasciato libera - per loro istigazione e  con chissà quali promesse - la poltrona di Ad della Rai.

 Sangiuliano, lo abbiamo scritto anche ieri, deve fare attenzione a non creare lo stesso casino che ha creato a Napoli, quando ha cominciato ad attaccare, senza ragione perchè lui è un ignorante totale in fatto di musica e di fondazioni liriche, Lissner che poi un giudice ha rimesso al suo posto, mandando a casa Fuortes che Sangiuliano, nella fretta di compensarlo, aveva nominato.

 Sangiuliano ha messo nei pasticci un teatro, come quello napoletano, trovandosi - guarda caso - d'accordo perfino con De Luca, che aveva le sue ragioni per remare contro il San Carlo di LIssner, sul quale non poteva mettere le mani come avrebbe voluto, visto che sganciava un bel pò di soldi, e per la cui sovrintendenza avrebbe voluto indicare qualcuno dei suoi.  chissà quale tragica avventura avrebbe vissuto il San Carlo ( le sorti burrascose del Ravello Festival, direttamente dipendenti da De Luca, per i finanziamenti, non ha insegnato nulla?).

Chiunque andrà a Firenze - ma ci andrà certamente Fuortes, per lo meno è quello che vuole Sangiuliano (e Meloni, che comunque non se ne occupa direttamente, che gliene frega delle fondazioni liriche, lei è entrata l'anno scorso per la prima - e forse anche ultima - volta, a 49 anni, in un teatro!!!!)) - deve ascoltare il grido dei lavoratori di quella grande istituzione musicale che negli ultimi anni ha visto succedersi sovrintendenti e commissari ( c'è passato anche 'genio' Nastasi) al ritmo di uno ogni due anni: vogliamo continuità e soprattutto che si risolva una volta per tutte la 'crisi' finanziaria del Maggio.


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