venerdì 22 luglio 2022

Arena di Verona 2023. Annunciata la stagione del Centenario

 

Per il centenario dell'Arena di Verona Opera Festival annunciato un cartellone senza precedenti

«La stagione numero 100 è un appuntamento fondamentale nella storia di un’istituzione musicale, e vogliamo sia una festa per tutti», ha detto Cecilia Gasdia

Fondazione Arena di Verona annuncia per il 2023 un Festival straordinario, per celebrare la centesima Stagione d’Opera in Arena, presentando al pubblico internazionale i titoli che nello storico anfiteatro hanno avuto più successo e repliche nel corso delle 100 edizioni che la separano dalla sua nascita nel 1913, per un totale di 50 irripetibili serate in meno di tre mesi:

  • Aida di Verdi in una nuova produzione dal 16 giugno,
  • Carmen di Bizet, regia di Franco Zeffirelli dal 23 giugno
  • Il Barbiere di Siviglia di Rossini secondo Hugo de Ana dal 24 giugno,
  • Rigoletto di Verdi dal 1° luglio,
  • La Traviata di Verdi nella produzione di Franco Zeffirelli dall’8 luglio,
  • Nabucco di Verdi secondo Gianfranco de Bosio dal 15 luglio,
  • Tosca di Puccini nell’allestimento di Hugo de Ana dal 29 luglio,
  • Madama Butterfly di Puccini secondo Franco Zeffirelli dal 12 agosto

Cinque le serate straordinarie, tra cui la danza senza confini di Roberto Bolle and Friends, tre nuovi spettacoli in forma scenica costruiti appositamente per altrettanti protagonisti: il grande debutto areniano di Juan Diego Flórez, l’evento speciale dedicato a Plácido Domingo, l’attesissimo ritorno a Verona di Jonas Kaufmann. Nel cuore della stagione si aggiunge per la prima volta un concerto sinfonico di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala. Inoltre, il tradizionale fine settimana inaugurale 16-17 giugno diventerà un vero e proprio happening non-stop lungo 28 ore per festeggiare lo spettacolo più seducente, affascinante, eclettico e longevo mai creato dall’ingegno umano: l’Opera Lirica. Le prime due serate del Festival 2023 sono già in vendita dalle 12 di domani 15 giugno.

3. Manifesto Arena 2023-2

100 volte la prima volta

Per quanto l’Arena di Verona non abbia mai rinunciato nel corso della sua storia millenaria alla vocazione di luogo di spettacolo, dalle naumachie dell’antica Roma alle giostre medievali fino al Rossini del primo ‘800, nel 1913 diventa la vera casa della grande Opera all’aperto, con un’Aida epitome del gusto Art Nouveau che, ricostruita dai bozzetti originali, è ancora oggi spettacolo amatissimo dal pubblico. Fedele al proprio mandato storico di divulgatrice democratica della cultura musicale europea, da sempre casa popolare, accessibile e universale per il teatro musicale, ma anche luogo del cuore di star del Belcanto, teste coronate, attori hollywoodiani e spettatori da tutto il mondo, l’Arena di Verona è da sempre uno dei più potenti luoghi di inclusività dell’arte.

La stagione numero 100 dell’Opera in Arena arriva a centodieci anni dal primo Festival in un conteggio interrotto dalle due guerre mondiali e dalla più recente pandemia: il Festival presenterà dunque il via con un’attesissima nuova produzione di Aida, titolo simbolo dell’anfiteatro, quindi riprenderà altri 7 titoli fra i più amati, negli storici allestimenti che, con la loro potente grandeur e l’ingegnosità necessaria ad affrontare un palcoscenico così immenso, sono diventati pietre miliari del gusto teatrale nel mondo.  

Oltre all’opera regina dell’Arena, i sette titoli sono NabuccoRigoletto e La Traviata di Verdi, Carmen di Bizet, Tosca e Madama Butterfly di Puccini e Il Barbiere di Siviglia di Rossini. Uno sforzo produttivo colossale e inedito per i complessi artistici, tecnici e amministrativi areniani, impegnati nella stessa stagione a portare in scena gli allestimenti firmati da veri maestri del genere come Franco Zeffirelli e Hugo de Ana, e un omaggio alla grande storia areniana rappresentata da Gianfranco de Bosio. I massimi interpreti di oggi saliranno sullo stesso palcoscenico che dal 1913 ha ospitato nel corso dei decenni da Zenatello a Grigolo, passando per Gigli, Schipa, Pertile, Lauri-Volpi, Lugo, Bergonzi, Corelli, Tucker, Del Monaco, Pavarotti, Carreras, Aragall, Giacomini, Licitra, Meli, Alagna, Sartori, Kunde, Kaufmann, Eyvazov, Karahan, Domingo, Gobbi, Bastianini, Protti, Cappuccilli, Bruson, Zancanaro, Hvorostosvskij, Alvarez, Nucci, Gazale, Enkhbat, De Angelis, Pinza, Pasero, Rossi-Lemeni, Ghiuselev, Giaiotti, Raimondi, Ramey, Furlanetto, Schrott, Pertusi, senza dimenticare Maria Callas, che qui ha fatto il suo debutto internazionale, e artiste come Cigna, Caniglia, Dal Monte, Zeani, Stella, Cerquetti, Tebaldi, Gencer, Caballé, Price, Olivero, Kabaivanska, Chiara, Guleghina, Ricciarelli, Dimitrova, Gheorghiu, Dyka, Oropesa, Kurzak, Dessì, Hernández, Radvanosky, Netrebko, Yoncheva, He, Buratto, Siri, Stignani, Barbieri, Nicolai, Simionato, Cossotto, Obraztsova, Verrett, Garanča, Rachvelishvili, solo per citarne alcune.

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Quattro grandi spettacoli speciali verranno appositamente disegnati per quattro stelle di prima grandezza: ai grandi amici di sempre Plácido Domingo e Roberto Bolle, infatti, si aggiungeranno il ritorno di Jonas Kaufmann all’Arena dopo la serata-evento del 2020 e il debutto sul palcoscenico areniano di Juan Diego Flórez, entrambi protagonisti di due diversi gala in forma scenica. Mentre l’appuntamento lirico-sinfonico vedrà protagonisti l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano, per la prima volta in Arena per unire così in un’unica data speciale due simboli della cultura musicale italiana nel mondo. Il fine settimana dell’inaugurazione, appuntamento tradizionale dell’Arena di Verona, si trasformerà per l’occasione in una vera festa non-stop, rafforzando quello spirito di partecipazione collettiva che è da sempre uno dei punti di forza del Festival: il pubblico areniano, che in questo luogo unico diventa parte dello spettacolo anche grazie alle iconiche candeline, sarà reso ancora più partecipe del rito collettivo dell’opera attraverso due notti bianche in musica che termineranno solo dopo l’alba.

1. Manifesto Carmen-2

Inoltre, a partire dall’autunno 2022, Fondazione Arena di Verona offrirà un assaggio di Festival nelle principali capitali europee per un countdown internazionale, internazionale come da sempre lo sono i protagonisti del Festival a partire proprio dalla scenografia più bella del mondo: il pubblico areniano. «Alla vigilia del Festival 2022 – commenta il sindaco di Verona Federico Sboarina – siamo già fieri di annunciare il programma del 2023. Un anticipo che invita il pubblico a quella che sarà una vera e propria celebrazione collettiva: il nostro centesimo Festival. Tutto il mondo guarderà a Verona e al lavoro eccezionale della dirigenza e dei lavoratori di Fondazione Arena, che portano in scena spettacoli unici e i migliori artisti internazionali. Sottolineo con particolare orgoglio l’ospitalità del Teatro alla Scala: un evento, fra i molti, che rappresenta il patrimonio comune e l’eccellenza artistica. La forza della Fondazione è quella di aver superato le difficoltà oltre limiti che non pensavamo: allo stesso modo, questo Festival 100 è un traguardo oltre il quale la Fondazione guarda già, pronta a superare nuovi limiti».

Il sovrintendente e direttore artistico Cecilia Gasdia, unico manager culturale ad essere stata nel corso della sua vita comparsa, artista del Coro, solista e infine prima donna a guidare il teatro più grande del mondo, sottolinea la sua commozione di fronte alla responsabilità di disegnare un anno così speciale: «La stagione numero 100 è un appuntamento fondamentale nella storia di un’istituzione musicale, e vogliamo sia una festa per tutti. Racconterà la nostra identità, fra storia e presente, ma soprattutto anticiperà il nostro futuro a partire dagli elementi imprescindibili: i migliori interpreti del mondo, la prima vocazione di questo grande Teatro; gli allestimenti, una festa per gli occhi su un palco eccezionale e sbalorditivo. Il pubblico sarà, come sempre, vero protagonista dei nostri progetti e destinatario finale di un’esperienza magica quale è l’opera in Arena».

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