Ore di fibrillazione dopo le dimissioni, respinte dal Presidente della Repubblica, di Mario Draghi. Cosa potrà succedere la prossima settimana? Quali i numeri in campo e quali le posizioni?
Mentre dall’estero arriva il commento del New York Times sulla crisi in atto: "Il premier dei miracoli deve restare a tutti i costi. Un trauma per l’Italia, che, non a caso, il saggio uomo che siede sul Colle più alto ha voluto evitare, respingendo le dimissioni dell’ex governatore della Bce.” E il giornale americano parla di “inaspettata crisi di governo. Teatrini e macchinazioni dietro le quinte che hanno lasciato l’Italia in uno stato di animazione sospesa. E creato una potenziale calamità per l’Europa. Che cerca un fronte unito contro l’aggressione della Russia in Ucraina. E affronta un’ondata di infezioni da Covid e crisi energetica. Draghi è visto come l’unico salvatore della patria italica, il demiurgo, l’uomo della provvidenza. Dopo di lui il diluvio. Instabilità per l’Italia e per l’Europa.”
Intanto, Lega e Forza Italia, in una nota congiunta, rendono chiara la loro posizione: "Lega e Forza Italia prendono atto della grave crisi politica innescata in modo irresponsabile dai Cinquestelle che, come ha sottolineato il Presidente Mario Draghi, ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell'azione di governo. Dopo quello che è successo, il centrodestra di governo vuole chiarezza e prende atto che non è più possibile contare sul Movimento 5 Stelle in questa fase così drammatica".
"Dobbiamo lavorare per un bis di Draghi. Lo richiede la sicurezza dell'Italia. Ma senza un chiaro impegno della Lega ad abbandonare la linea 'diversamente 5S' e la consapevolezza dalle parti del PD che Conte non potrà farne parte, è meglio astenersi ed evitare ulteriori figuracce". Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
"Si deve avere coraggio. Se si apre una crisi, si ritirano i ministri. Oggi pare che Conte abbia provato a far dimettere i ministri e quelli gli hanno risposto 'piripao': sono inchiavardati alle poltrone". Così Matteo Renzi a Fanpage.it
Ma cosa succede all’interno del movimento in queste ore?
Ieri la senatrice Cinzia Leone, ha lasciato il M5S per passare a Insieme per il futuro; due giorni fa era stato il turno di Francesco Berti, deputato. Fuori dalla disciplina di partito anche il capogruppo alla Camera Davide Crippa, che ormai manifesta apertamente il proprio disagio per la piega “barricadera” che sta prendendo il partito. E poi: Carlo Sibilia, Alessandra Todde, Stefano Buffagni, Fabiana Dadone, tutti poco convinti di rompere.
Anche il Ministro D’Incà ha reso nota la sua posizione contro la decisione di Conte.
Postata e poi tolta a stretto giro sulle storie Whatsapp di Riccardo Fraccaro, esponente M5S di lungo corso ed ex sottosegretario del governo Conte, figura un fotomontaggio dell'immagine di Matteo Salvini nel deejay set del Papeete -estate 2019- con mojito in mano. Solo che, nell'immagine, al posto del volto del leader delle Lega figura quello del presidente dei 5 stelle. La storia è stata rimossa, ma sta rimbalzando sui cellulari di deputati e senatori M5S.
Intanto, in ambienti del M5S circola l'ipotesi del ritiro dei ministri del Movimento prima di mercoledì, uno scenario che secondo fonti parlamentari sarebbe fra quelli sul tavolo dei confronti interni in corso ma arriva la smentita di Conte di aver chiesto le dimissioni dei ministri.
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