giovedì 28 luglio 2022

Le interviste che mi interessa leggere

 Leggo oggi, sullo  stesso Corriere che ieri ha impegnato pagine e pagine per interviste che, almeno a me nulla hanno nè insegnato nè fatto conoscere, una lunga intervista, non più lunga nè più corta di quelle di ieri; lunga quanto quelle, di Stefano Lorenzetto, maestro nel genere, a Ilaria Borletti Buitoni. Una intervista che mi è piaciuta, che ho letto con attenzione, e dalla quale molto ho imparato molto ed altrettanto ho saputo.

 Non mi si venga a dire che Ilaria Borletti Buitoni appartiene in certo qual modo al mio stesso mondo, essendo lei impegnata da tempo nel mondo della cultura in generale - ha avuto anche incarichi di governo nel settore - e  in quello della musica in particolare, con il Trust a suo nome, con sede a Londra,  fondato per aiutare giovani musicisti, e con il suo impegno diretto nella organizzazione musicale, nel caso specifico, presidente della 'Società del quartetto' di Milano.  Per tutte queste ragioni  mi interessa, potrebbe pensare qualcuno. 

Affatto, perché potrei dire che l'intervista di ieri a Chailly non era per me di uguale interesse, come anche quelle a tanti musicisti di cui non faccio i nomi - mentre ve ne sono state di recente, ad altri di cui faccio il nome, a John Adams, che ho letto con interesse, sempre sul Corriere.

Mi azzardo perfino, al massimo della prosopopea che contagia un lettore assiduo come me, ad anticipare che l'intervista che uscirà domani, come annunciato, sul settimanale del Corriere, a Ramazzotti, firmata da Walter Veltroni non mi interesserà e non la leggerò. Conosco le interviste  che fa Veltroni, e so che i personaggi che egli intervista per il Corriere, sono per il 99% privi di qualunque interesse per me,  incapaci di raccontare alcunché. Mentre piacciono tanto a Veltroni - e forse anche al Corriere - perchè unti dal crisma della notorietà che, come si sa, tanto spesso non fa rima con... E che, di conseguenza, non hanno nulla da dire che sia di un qualche interesse per chicchessia. Meno ancora per me.


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