Al via nell'Aula del Senato la seduta con le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi. "Mercoledì scorso - ha detto il premier - ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condiviso. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta". Il presidente del Consiglio ha aggiunto: "Non votare la fiducia a un governo di cui si fa parte ha un significato politico chiaro. Non si può ignorarlo, perché significherebbe ignorare il Parlamento, non si può ignorarlo perché vorrebbe dire consentire di ripeterlo. Non è possibile minimizzarlo perché viene mesi dopo mesi di strappi e ultimatum". Draghi, che si è detto "molto colpito" dall'appello a rimanere sottoscritto da 2mila sindaci e da quello degli eroi della pandemia, medici e infermieri, ha sottolineato: "L'unica strada, se vogliamo restare insieme, è ricostruire da capo il patto di governo".
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