venerdì 8 luglio 2022

Perugia. Umbria Jazz 2022 al via ( da La Nazione, di Sofia Coletti)

 


Perugia, 8 luglio 2022 - Stavolta ci siamo davvero. Si apre oggi Umbria Jazz 2022 e dopo due anni tormentati e difficili Perugia ritrova il festival nella sua formula più autentica, tradizionale, travolgente. Per dieci giorni, fino a domenica 17, la città vivrà al ritmo della grande musica, che fiorisce dappertutto. "Torna l’atmosfera più vera di UJ, quel clima autentico che si respira in centro storico, con i palchi e la musica non stop". L’anno scorso ci erano mancati, il festival era monco", sottolinea con orgoglio il direttore artistico Carlo Pagnotta. "E’ tutto pronto, torniamo addirittura con un palco in più, in piazza Matteotti, per lo swing", aggiunge il patron che guarda con entusiasmo al programma: "Le scelte ci stanno premiando, i conti si faranno alla fine ma per ora le cose vanno molto bene".

Uj si apre stasera all’Arena Santa Giuliana con i Funk Off con Mark Lettieri e Joss Stone, da domani si parte al Morlacchi e alla Sala Podiani della Galleria Nazionale. "E poi ci sono i concerti gratuiti – dice Pagnotta –, sono un programma a sé, che da solo potrebbe bastare in un altro festival. Si esibiranno artisti importanti, Umbria Jazz si può permettere di offrirli gratuitamente al pubblico come accadeva negli anni Settanta. Manteniamo questa abitudine". E qualche indicazioni o suggerimento per gli spettatori? "L’importante – dice Pagnotta – è che non diventi il festival di Jeff Beck e Johnny Depp, già sold out. Questo è un cartellone per tutti i gusti, come ogni anno c’è grande scelta, da Herbie Hancock a Joss Stone e ai brasiliani. Se devo dare un consiglio, invito tutti alla serata cubana del 10 luglio con i Cimafunk, un gruppo premiato ovunque. E’ un concerto che per adesso funziona poco, perché il pubblico non li conosce, ma è un errore, sarà una serata di grande divertimento. Tra l’altro dovevano venire nel 2020, adesso li riprogrammiamo con un cachet triplicato".

Grandi aspettative per questa edizione anche da parte del presidente di UJ Gian Luca Laurenzi, che non mostra preoccupazione per i contagi in crescita. "Ci siamo – dice – partiamo con grande slancio e massima attenzione. Obiettivamente non percepiamo paura né allarme per il covid, ormai dopo due anni sappiamo che faccia ha. Terremo gli occhi aperti ma senza particolari allarmismi". Quanto alle previsioni, "in questo momento siamo oltre le nostre aspettative. Ci aspettavamo un festival della ripartenza a regime pieno e siamo già a 20mila biglietti venduti, supereremo anche l’edizione del 2018". Non solo. "Le prevendite – aggiunge – ci hanno dato un segnale chiaro: artisti che si esibiscono anche in altre parti d’Italia, vendono più qui da noi: è Umbria Jazz il valore aggiunto, decisiva nella scelta tra due città. E’ un segnale forte che spesso si dà troppo per scontato".

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