sabato 9 luglio 2022

Francesca Gentile Camerana. Un ricordo di stima

Sapevamo già della De Sono 'Associazione per la musica' che Lei, Francesca Gentile Camerana, aveva fondato alla fine degli anni Ottanta a Torino, con l'intento di aiutare i giovani musicisti e che nei primi anni si specializzò nel sostenere soprattutto giovani studiosi di musica, finanziandone le ricerche e poi pubblicando il frutto dei loro studi, perciò la conoscevamo senza averla ancora incontrata, quando nel 1994, all'apertura dell'Auditorium del Lingotto, le chiedemmo di poter distribuire la rivista che allora dirigevamo, Applausi, al pubblico del concerto inaugurale con i Berliner Philharmoniker diretti da Claudio Abbado. Quando organizzavamo la cosa, parlammo di lei, casualmente, con un nostro amico di allora, suo coetaneo ed anche conoscente - come si conoscevano un tempo tutti i rampolli delle famiglie bene di un quartiere 'chic' della Roma di allora E lui ci dsse che Che la nipote del celebre filosofo era una ragazza bellissima, desiderata da tutti.

 Riferimmo alla signora quel ricordo del comune amico-conoscente e lei, lusingata, ringraziò.

 La incontrammo  in occasione della inaugurazione del Lingotto. Ma dopo quella volta non ci siamo mai più visti, solo sentiti a telefono. Anche quando pubblicammo sulla nostra rivista , nella rubrica 'Appalusi per...'  un suo panegirico riconoscendole tutti i meriti della sua attività musicale. Nell'ambito della quale i concerti del Lingotto  non erano certamente 'magna pars'.

 Chi ha scritto questi giorni che era riuscita a far venire a Torino tutte le più grande orchestre, dimentica che con i soldi si può avere anche un gesucristo sul podio dell'orchestra degli apostoli. Lei apparteneva al mondo dell'industria e delle grandi famiglie torinesi, dunque i soldi, che comunque non vanno mai sprecati, erano certamente l'ultimo suo pensiero. E per questo, in quel post che potrebbe risultare non lusinghiero nei suoi riguardi e che noi abbiamo voluto ripubblicare  a ricordo, le rimproveravamo la lagna per la scarsità di mezzi per le sue attività musicali, finanziate in massima parte non  certo dal botteghino.

La 'magna pars' della sua attività - meritevole sia chiaro - in campo musicale attiene soprattutto alla De Sono e ad altre iniziative volte a diffondere la musica fra i giovani, come l'ultima intitolata 'Livemotiv' (che ha già raggiunto circa 1200 ragazzi e ragazze, con lezioni-concerto concepite per formare il nuovo pubblico delle sale da concerto).

 Una ragione sulla mancata nostra frequentazione , se ci pensiamo, è da cercarsi nella nostra totale libertà di pensiero ed azione, vantata sia nei riguardi di certi potentati di famiglie e istituzioni alle quali Lei, se non altro che anche per ragioni pratiche ma non solo, era legata e noi no.

 Forse per questo la nostra conoscenza è rimasta sempre parziale e comunque a distanza di sicurezza. Lei da Noi più che noi da Lei. 

 Ora che se ne è andata alla bella età di 83 anni, malata da tempo - abbiamo letto, anche noi desideriamo salutarla, confermandole tutta la stima possibile. 

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