martedì 12 luglio 2022

Resoconto trionfale a chiusura del Festival di Spoleto 2022


AVVERTENZA

Quello che segue, dopo questa nostra breve premessa, è il resoconto, ripreso dal quotidiano La Nazione, ma che altro non è che il comunicato trionfalistico diramato dagli uffici del festival e ripreso dalla stampa. 

Numeri alla mano - dicono dal festival - si sono avute 70.000 presenze; 25.000 biglietti emessi - e le altre 45.000 presenze registrate dov'erano? -  un incasso di 590.000 Euro per 116 rappresentazioni in 17 giorni . 

Successo a parte, Le bal de Paris, della coreografa spagnola Blanca Li, con 150 repliche che ha permesso 'ad un pubblico vasto di partecipare alla performance in realtà aumentata' ecc...ecc...

Ciò che nel seguito di quel comunicato colpisce più di ogni altra cosa è la presenza massiccia di giornali e giornalisti:110 quelli accreditati.

Peccato che  nei 17 giorni di durata del festival spoletino, nei grandi giornali italiani si sono letti forse uno o due articoli, dei 691 articoli che gli Uffici del Festival segnalano usciti sulla carta stampata.

 L'unica buona notizia, di un trionfo per ora solo annunciato, è che alla prossima edizione tornerà l'opera.(P.A.) 

                                          


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 Il concerto in piazza Duomo con l’Orchestra di Santa Cecilia diretta dal maestro Antonio Pappano (foto accanto) e il soprano Barbara Hannigan ha chiuso ieri sera la 65ma edizione del Due Mondi. Il festival va in archivio con numeri importantissimi: 70mila presenze, 25mila biglietti emessi e 590mila euro di incasso per 116 rappresentazioni in 17 giorni, tra concerti, spettacoli di teatro e danza. Al dato si aggiunge il grande successo delle 150 repliche di “Le Bal de Paris“ che ha permesso a un pubblico ampio di partecipare alla performance in realtà aumentata della coreografa spagnola Blanca Li.

Se il cartellone ufficiale ha proposto una vasta offerta di spettacoli durante le giornate del festival, altrettanto ricco è stato il programma dei progetti collaterali con oltre 30 fra tavole rotonde, convegni e talk – a cui hanno preso parte 156 relatori e ospiti – 11 mostre e 35 proiezioni di film e documentari. Successo anche per il percorso espositivo “Sulle tracce di Gian Carlo Menotti” dislocato negli spazi di Palazzo Collicola e all’Info Point di via Saffi, oltre che a Casa Menotti. Apprezzati dal pubblico pure i 9 incontri con gli artisti a Palazzo Arroni che hanno visto dialogare i protagonisti del Festival con il giornalista Andrea Penna permettendo agli spettatori di approfondire aspetti fondamentali dell’esperienza teatrale. L’Auditorium della Stella, presentato nella sua nuova veste a seguito dei lavori di riqualificazione voluti dalla Fondazione Festival dei Due Mondi, ha ospitato quattro spettacoli per 12 repliche totali e accolto nella nuova tribuna in legno oltre 1000 spettatori. L’edizione 2022 ha ospitato in toto 635 artisti di 30 compagnie (16 straniere e 14 italiane). La produzione degli spettacoli ha impegnato 197 tecnici delle compagnie ospitate. Lo staff è stato composto da 276 persone, tra personale assunto e collaboratori, tecnici e personale di sala. Il Festival – spiega la nota finale – ha inoltre coinvolto 104 giovani per un progetto di formazione e “apprendimento permanente”. 110 i giornalisti accreditati, oltre a 31 operatori video e 20 operatori di emittenti radio nazionali. La rassegna registra 52 passaggi su reti televisive nazionali, 20 passaggi radiofonici, 39 interviste agli artisti su quotidiani e periodici nazionali per un totale di 691 articoli sulla carta stampata e 2.599 ritagli web. Di rilievo anche i numeri della partecipazione digitale con oltre 60mila utenti che hanno visitato il sito web. Durante la conferenza stampa è stato ufficializzato il ritorno nel 2023 "dell’opera". Il sindaco Sisti intanto ha annunciato: "Candidiamo il Due Mondi a patrimonio Unesco e cambiamo lo statuto". L’edizione del prossimo anno si svolgerà dal 23 giugno al 9 luglio.

Sul palco di piazza Duomo, prima dell’avvio del concerto finale, è stato assegnato il Premio Carla Fendi Stem (science,technology, engineering, mathematics). Nell’interesse che la Fondazione nutre per la Scienza il riconoscimento è stato conferito all’astrofisica Marica Branchesi (foto a destra) per il contributo dato alla rilevazione delle onde gravitazionali. Astrofisica professore ordinario al Gran Sasso Science Institute è considerata una tra le 10 persone più influenti negli ultimi anni secondo la rivista scientifica Nature. Il Premio, un contributo di 30mila euro, sarà̀ finalizzato a finanziare la formazione e la ricerca di giovani presso il Gran Sasso Science Institute.

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