Ad un amico addentro ai fatti della tv e alle dinamiche della medesima avevo fatto notare che la cosiddetta novità' della GRANDE ( che ridicolo!) Opera dall'Arena di Verona (dove sarebbe stato più opportuno titolare l'OPERA dalla GRANDE ARENA di Verona, che grande resta comunque anche quando la sua capienza è ridotta a meno di un terzo quella dei tempi pre Covid) che dopo la serata dedicata a Cavalleria Rusticana, prima delle tre, non era ancora il caso di cantare vittoria, visti i risultati, abbastanza buoni - diciamo così: quasi 1 milione di telespettatori, con una share del 5,3%.
E argomentavamo che il secondo titolo in programma era meno popolare di Cavalleria, cioè Pagliacci, e che lo share si sarebbe sicuramente abbassato. Come è poi accaduto puntualmente: 600.000 telespettatori - da una settimana all'altra ne ha persi per strada quasi 400.000, e, parallelamente, 2 punti di share . da 5,3% a 3,5%.
A quel mio amico avevo anche detto che lo share si sarebbe ulteriormente abbassato con la terza opera in programma, Aida di Giuseppe Verdi, per quanto appartenente al novero di quelle più popolari, per una diversa ragione, rispetto ai precedenti appuntamenti, quella cioè relativo alla durata. E invece le cose sono andate un pò meglio del previsto, ma sempre non entusiasmanti: share del 5,6% con 758.000 telespettatori. Un'opera intera in tv difficilmente regge alla prova del pubblico, almeno che non ci siano ragioni molto particolari, davvero molto particolari. POSSIAMO TRANQUILLAMENTE SCOMMETTERE.
Il ciclo, appena tre, di trasmissioni programmato da Rai Cultura e irradiati da Rai Tre, non poggia su alcuna novità che avrebbe potuto suscitare interesse nel pubblico. La presentazione, con molte fesserie ed inesattezze a cura di Baudo e Di Bella ero certo che non avrebbe portato neanche un telespettatore in più; che anzi, qualcuno lo avrebbe fatto andar via.
L'esperienza che ho fatto negli anni, prima con All'Opera! ( Rai 1 dal 1999 al 2004) e poi con il Concerto di Capodanno da Venezia ( dal 2004 al 2014) mi hanno insegnato molte cose sull'argomento. In nome di tale esperienza mi permetto di fare valutazioni. Come anche quella preventiva su Augias - che sarebbe già in età per ritirarsi!!!_ che parlerà di musica sempre su Rai 3, come oggi ho letto in una dichiarazione del direttore di Rai 3, Di Mare. Un altro che si è messo in testa che può parlare di musica senza capirne un tubo. Ma non basta quanto fa in televisione? E Di Mare non pensa alla concorrenza in casa che andrà a fare a Massimo Bernardini, con la trasmissione Nessun dorma, altro analfabeta musicale che parla di musica, E CHE, IRONIZZANDO, SI POTREBBE DIRE CHE CHIEDE A TUTTI DI NON ADDORMENTARSI, NONOSTANTE LUI.
Fra coloro che appartengono alla cosiddetta categoria dei tecnici e quella degli evidenti analfabeti, c'è una terza categoria: quella di tecnici che hanno imparato a parlare a tutti. Vedi All'Opera! e Concerto di Capodanno come sopra.
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