Sembra che in Italia non ci sia altro deus (ex machina) oltre Draghi. Possibile che un paese di santi, inventori, navigatori, millantatori ladri e str... non ha altre personalità cui affidare il governo una volta che, era ora!, Draghi si sia deciso a gettare la spugna? Ma certo che di possibili nuovi governanti l'Italia è ricca.
A cominciare da Giuseppi, alias Conte, che già portò l'Italia nel consesso internazionale con orgoglio e senza pregiudizi. Si fece rispettare dal mondo intero, perfino da Trump, ottenne dall'Europa, parlando l'inglese - come non sanno fare molti - i miliardi del Pnrr, e salvò l'Italia dalla pandemia del Covid.
Dunque non si allarmi nessuno, invitano Travaglio, De Masi, Montanari, ed anche Grillo. Un nuovo premier è bell'e pronto, conosce già il mestiere, come l'inglese, ed anche Palazzo Chigi, dove ha abitato per alcuni anni.
E a chi come Giannini, direttore de La Stampa, va chiedendo, ogni volta che si prospetta l'infausta futura possibilità della Meloni premier, chi sarà il suo ministro dell'economia, i quattro astri del cielo grillino rispondono in coro: Barbara Lezzi, che già una volta - era d'accordo un tempo anche Scanzi - poteva avere la responsabilità di quell'importante dicastero: chi ha amministrato bene una fabbrichetta è certo che amministrerà altrettanto bene il Paese - era il loro ragionamento.
Ed anche per gli altri dicasteri chiave i quattro hanno pronti i nomi (propri): Grillo allo Spettacolo, Montanari alla Cultura, Travaglio agli Interni e De Masi alla salute. E agli Esteri? non sarà difficile trovare l'uomo giusto. C'è sempre la riserva Toninelli che in questi anni, lontano dai ministeri, ha frequentato altri corsi di specializzazione e dottorato. E poi c'è anche Casalino alla Propaganda, ministero rivelatosi decisivo nel panorama bellico internazionale.
Dunque l'orgoglio italiano sa già come reagire all'uscita di scena dell'Uomo della Provvidenza cui non crede più neanche la schiera dei fedeli oranti.
Chi invece non si rassegna è il resto del mondo, o 'del pregiudizio', che aveva puntato tutto su Draghi, anche perché parlava correntemente l'inglese, ma a digiuno delle immense potenzialità del nostro Paese, anche dopo e senza Draghi.
Di draghi in Italia - dicono Giuseppi & C. - ce n'è quanti ne vuoi.
Dunque si volti pagina e si mandi Draghi a riposo, affermano gli 'astri' nascenti del cielo grillino. All'Italia si pensiamo noi.
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