Quando parliamo di mediocri, nel caso specifico di un intero esercito di mediocri, ci riferiamo ai parlamentari - come sbagliarsi - a cominciare dalla brigata 'Grillo', quella che avanzava ad ogni celebrazione pubblica al grido di 'Uno vale Uno'. Che se proprio vogliamo dire, fermandoci al loro caso, andrebbe corretto in 'Zero vale Uno'. Nessun vilipendio nei confronti di una istituzione fondamentale in democrazia, semplice constatazione di cinque anni, o quasi, di attività che sarebbe dovuta essere legislativa, ma che lo é stata nella maniera che peggio non si poteva immaginare.
In futuro, avessero voglia di rispolverare quel loro motto, sarebbe il c caso che vi apportino una piccola correzione. E cioè: 'Uno vale Uno, se vale'. Aggiungendovi anche che 'Uno vale anche due, tre, dieci, cento, sempre che valga'.
Basta metterlo alla prova, e bando all'invidia.
Che è poi il vizio capitale che ha fatto sì che la brigata 'Grillo' per prima e poi altri drappelli, che ostentavano gagliardetti verdi e neri, le si sono accodati, ed insieme 'hanno tagliato le gambe' ad un campione, Mario Draghi, che appartiene all'esigua squadra mondiale di quelli che sono 'Uno ma valgono Cento' - come pensano in tanti dentro e fuori Italia, e loro no.
I mediocri solidarizzano fra loro e si coalizzano per non far emergere chiunque, anche muto, che potrebbe decretare la loro fine.
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