mercoledì 6 luglio 2022

Gualtieri dopo Raggi. Il peggio non è mai morto

Andando a votare nell'ottobre scorso a Roma, per la nuova consigliatura dopo Virginia Raggi, tutti, noi compresi, si sono detti: la Raggi non più. Cinque anni sono bastati per capire quanto fosse incapace. Chiunque altro verrà dopo di lei non potrà certo fare peggio di quanto non abbia fatto la prima sindaca donna della Capitale. 

 Ma, siccome la realtà supera spesso qualunque previsione, Gualtieri,  funzionario in Europa, poi ministro ed ora sindaco della Capitale, ha già superato nello schifo la Raggi.

 Il problema della Capitale, divenuto quasi endemico e di tragica attualità, è quello della raccolta e  dello smaltimento dei rifiuti.

 Gualtieri sta facendo peggio della Raggi. Sì, proprio lui che aveva per questo criticato la Raggi  assicurando che nel giro di qualche mese avrebbe risolto il problema- prima aveva detto a Natale, poi a Pasqua, adesso alle cosiddette 'calende greche'- quel problema, non   da poco non l'ha risolto, semmai aggravato.

 Roma è diventata un grande merdaio, un cesso a cielo aperto e Gualtieri è il suo custode. Fa come quelle donne, sgraziate solitamente, che nei cessi pubblici, infrequentabili e puzzolenti, chiede l'obolo per usufruire di  quell'immondo schifoso ma inevitabile spettacolo.

Gualtieri, alla stessa maniera delle tenutarie dei cessi,  questi giorni ha inviato ai cittadini bollettini per pagare la tassa 'per i rifiuti',  accompagnata da una lettera che non abbiamo neppure perso tempo a leggere -  piena di menzogne come tutte quelle che ha finora raccontato. 

Ma che inizia così: alla prossima scadenza - la Tari si paga in due rate semestrali - i cittadini romani avranno uno sconto del 4% sull'importo da pagare. meno di 10 Euro,  su oltre 250,00 a semestre, mentre lo schifo continua.

Strettamente connesso al problema dei rifiuti è quello dei cassonetti che sembrano venire da zone di guerra, rotti, accartocciati e puzzolenti da morire.

 Gualtieri incapace, adesso grida al complotto. C'è chi con la crisi della monnezza e con gli incendi  gli vuole  segare le gambe. Lo faccia se serve a risolvere i problemi. IL complotto non esiste. Esiste e persiste invece l'incapacità  governare la Capitale.

 

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