La Regione Toscana scende ufficialmente in campo per la Madonna del Parto di Piero della Francesca e perché soprattutto l’affresco non torni nella chiesa di Momentana. Il presidente Eugenio Giani ha scritto al capo del governo, Mario Draghi, ricordando che l’attuale ubicazione di via della Reglia (dove l’opera si trova dal 1992) è dal 2016 un "museo di rilevanza regionale" e che dal 2018 riceve il contributo della Regione grazie anche alle varie attività educative portate avanti per famiglie e scuole, ai progetti di comunicazione digitale, ai video promozionali e alla nuova illuminazione.
"Il ritorno nella vecchia cappellina, stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato, non si concilia con le esigenze di valorizzazione e fruizione del capolavoro di Piero - ha aggiunto il consigliere regionale Gabriele Veneri di Fratelli d’Italia – ed ecco perché la Regione ha chiesto a Draghi di attivarsi nei confronti del Ministero dei Beni Culturali, al fine di trovare una soluzione condivisa fra le parti coinvolte".
Proprio Veneri era stato firmatario della mozione approvata all’unanimità in consiglio e recepita dal governatore Giani, che a sua volta aveva espresso la stessa volontà (con l’affermazione: "La Madonna deve restare dov’è") nel rispondere in sede di commissione alla interrogazione dell’altro consigliere regionale di opposizione dell’Aretino, Marco Casucci della Lega. "Siamo soddisfatti del fatto che la volontà del presidente Giani rispecchi quanto avevamo chiesto nella mozione depositata lo scorso 4 aprile – ha sottolineato Veneri – in quanto Monterchi è meta di attrazione turistica e la locale amministrazione comunale ha investito risorse per tutelare la conservazione della Madonna del Parto, per accrescerne la visibilità e per allestire un museo nella ex scuola elementare che potesse anche accogliere degnamente i turisti provenienti da tutto il mondo".
Veneri ribadisce il concetto: "Senza dimenticare che della chiesa di Santa Maria di Momentana, al cimitero, non rimane nulla, dal momento che è stata distrutta e ricostruita due volte in tre secoli. La presenza di un museo, nel centro del paese e contenente un capolavoro di questo prestigio, ha dato a Monterchi un valore culturale importantissimo, in modo da richiamare numerosi turisti e dare notevole impulso all’indotto economico".
Madonna del Parto argomento bipartisan, dunque: evidentemente, la strigliata di fine marzo del sindaco Alfredo Romanelli, che dopo la decisione del Consiglio di Stato puntò il dito contro la latitanza dimostrata dalla politica, ha sortito i suoi effetti. "Oggi come oggi il mondo è cambiato sotto questo profilo – ha detto Romanelli - e godiamo dell’attenzione che merita un’opera come quella che custodiamo. La volontà unanime del consiglio regionale e la mossa del suo presidente di scrivere a Draghi sono prese di posizione indubbiamente forti; quanto occorre per proseguire con maggiore convinzione la strada che abbiamo intrapreso. Fiducia e ottimismo, quindi".
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