Dobbiamo confessarvelo, per una punta di orgoglio personale. Roberto Bolle aveva invitato anche noi al suo show in tv. Voleva che intervenissimo dopo il siparietto di un grande attore, John Malkovich, sulle bestialità della critica di ogni tempo, dallo spettacolo in scena nelle passate settimane gli Arcimboldi di Milano. Siamo stati costretti a rinunciarvi per un impegno precedente, ma anche per questo abbiamo seguito dall'inizio alla fine Roberto Bolle e la sua corte, che in questo caso, non diversamente dalle edizioni precedenti, era la corte - perchè così vasta? - dell'Italia intera: attrici, soubrette, ballerini, comici, volti tv, scrittori, musicisti per mostrare a tutti la bellezza di un'arte come la danza ed anche per raccontare contemporaneamente la nostra storia recente - come ha spiegato Serena Rossi che ha vissuto un anno meraviglioso dal punto di vista professionale e che ieri era stata scritturata per fare i raccordi/ racconti fra uno spettacolo e l'altro, che Lei ha atto con la stessa partecipazione e di una studentessa secchiona ma non troppo.
Se lo spettacolo aveva anche finalità didascaliche - valga per la prossima EDIZIONE - tanto valeva mettere ad ogni inizio di spettacolo un titolo esplicativo come si fa spesso, ma non sempre, con i concerti: titolo, musica, interpreti.
Comunque non abbiamo dubbi che uno spettacolo del genere, con quell'adone di Bolle abbia fatto battere i cuori di tante donne, di qualunque età, e schizzare anche l'audience.
Bolle non ha rinunciato a declamare la sua difesa della danza in Italia - come aveva già fatto pochi giorni fa in Parlamento, davanti alla Commissione Cultura, alla vigilia dell'approvazione della Legge di bilancio, nella speranza che qualche soldo finisse anche alla promozione della danza, le cui scuole in Italia, vantano più iscritti, di ogni età, delle 'scuole calcio'. Oltre 1.500.000 circa di iscritti. Comunque Bolle, anche quando dice cose serie, è assolutamente poco credibile, tanto è freddo e meccanico.
A quella autodifesa in Parlamento aveva dichiarato solidarietà la sovrintendente dell'Arena di Verona, che però aveva rivelato che la chiusura del Corpo di ballo della Fondazione l'avevano fatta i suoi predecessori.
Sia allora che in questo show televisivo, un'apoteosi della danza, non poteva sfuggire a nessuno la vistosissima assenza di Eleonora Abbagnato. Lei che dirige uno dei rari corpi di ballo delle Fondazioni liriche, quello dell'Opera di Roma, non si era fatta viva allora a fianco di Bolle, e non si è vista neanche ora, sempre al suo fianco. Perchè?
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